Sabato a Frosinone i biancorossi, senza più stimoli di classifica, saranno arbitri della volata per la A. Ma intanto si pensa già alla prossima stagione

C’è il campo da onorare, tre gare ancora da disputare contro altrettanti avversari che sognano la serie A. Ma poi c’è il futuro già dietro l’angolo per il Carpi, che ha cominciato a programmare la prossima stagione. Sabato a Frosinone la squadra di Calabro troverà di fronte un avversario in piena lotta per il secondo posto, a -1 dal Parma, contro cui in questi anni si sono giocate sempre gare ad altissima tensione. E al “Benito Stirpe” i biancorossi troveranno di certo un clima incandescente, soprattutto dopo l’epica semifinale playoff di un anno fa, quando in nove fecero fuori la corazzata guidata da Marino, guadagnandosi la finale col Benevento. Questa volta la posta in palio sarà altissima solo da una parte, ma il Carpi non ci sta a fare da sparring partner. Lo pretende Calabro che vuole sfruttare al meglio le ultime 3 gare sulla panchina biancorossa. Il divorzio con club di via Marx è infatti ormai deciso e al 30 giugno le strade del tecnico pugliese, che la scorsa estate come da prassi biancorossa aveva firmato per soli 12 mesi, si divideranno dal Carpi, così come quelle del d.s. Lauriola. Il patron Bonacini, col presidente Caliumi e il d.g. Scala sono al lavoro da qualche settimana per individuare un paio di candidati attorno a cui costruire il nuovo Carpi. Poi sarà il tempo delle scelte di mercato, prima di tutte quella sulla cessione di Mbakogu al Leeds, già definita a gennaio e in base alla quale dipenderà anche il riscatto di Melchiorri dal Cagliari, per il quale servono 1,3 milioni.