Omicidio di Lame di Zocca. Angelo Rainone accusato del duplice omicidio dei fratelli Ugo e Breno Bertarini, al momento si trova in carcere. Il Gip dovrà stabilire se sciogliere o no la riserva di convalida di fermo nei suoi confronti. Secondo i suoi avvocati difensori non sussiste il rischio di fuga

Al carcere Sant’Anna di Modena ieri si è tenuta l’udienza di convalida del fermo per Angelo Rainone, il 58enne accusato del duplice omicidio dei fratelli Ugo e Brenno Bertarini, di 73 e di 70 anni, uccisi a colpi di roncola a Lame di Zocca. Gli avvocati difensori dell’uomo hanno chiesto il riesame del fermo ed anche una misura alternativa alla detenzione, con la motivazione che non sussiste né il pericolo di fuga, nè la reiterazione del reato. Al momento il Gip non ha ancora sciolto la riserva. Nel provvedimento di fermo di indiziato di delitto emesso nei confronti di Rainone, emerge invece il pericolo di fuga. Il 58 enne potrebbe anche sottrarsi all’accertamento delle proprie responsabilità, in quanto è a conoscenza che nei suoi confronti si sta procedendo per il reato di duplice omicidio. Finora si è avvalso della facoltà di non rispondere nonostante le molte prove accumulate nei suoi confronti. Secondo la ricostruzione l’omicidio è avvenuto all’interno della stalla in prossimità dell’azienda agricola San Giacomo a Lame di Zocca, presumibilmente la mattina del 26 febbraio,  il giorno prima del ritrovamento dei cadaveri. Ugo e Brenno sono stati uccisi da una quindicina di colpi di roncola, tutti concentrati per lo più sulla testa e nella zona del collo. Il movente del delitto pare essere di tipo economico.