Il dipendente comunale di Finale Emilia, indagato dalla Procura di Modena per troppe assenze al lavoro è stato licenziato. L’Ufficio per i procedimenti disciplinari ha applicato la legge Madia

L’ufficio per i procedimenti disciplinari, ha deciso dunque per il licenziamento, la massima punizione guardando la riforma Madia. E’ terminata in questo modo la vicenda, almeno per ora perché la difesa ha promesso di appellarsi al Tribunale del Lavoro, di un messo comunale di Finale Emilia, in forza precedentemente alla Polizia Municipale di Finale Emilia, prossimo alla pensione, ma sospeso nel finale del 2016. Il 60enne sarebbe stato scoperto, dopo pedinamenti e filmati, in un’azione ripetuta più volte: andare in Comune, firmare il cartellino, e poi uscire per fare le notifiche. Fin qua niente di strano, ma secondo l’accusa l’assenza dal Municipio sarebbe coincisa con altre attività non particolarmente pertinenti al proprio lavoro. L’indagine, iniziata alcuni mesi fa, ha portato dunque al licenziamento, perché l’Ufficio per i procedimenti disciplinari del Comune di Finale Emilia non ha ritenuto vi fossero le condizioni per un reintegro del dipendente. Sul caso è intervenuto anche il Sindaco Palazzi che ha definito troppe e troppo gravi le mancanze rilevate per potersi limitare a qualche altra e meno grave sanzione amministrativa.