Nell’ingarbugliato quadro politico che porta alle elezioni amministrative del 2024 c’è tanta matassa e ancora poca chiarezza, soprattutto nel centrosinistra. La sfida è quella di trovare il candidato giusto, quello che possa garantire la continuità di amministrazione in una delle ultime roccaforti rosse in Italia. I nomi si moltiplicano, ma sono principalmente due i cavalli su cui il Partito Democratico sembrerebbe puntare in questo momento: Andrea Bortolamasi e Giulio Guerzoni che vedono l’appoggio, rispettivamente, di Stefano Bonaccini e di Giancarlo Muzzarelli. Il gioco delle candidature sta proprio nel vedere quale influenza, proveniente da questi ultimi due, sarà più forte e la spunterà. Da una parte Guerzoni giocherebbe a favore del sindaco uscente, che non potendo mirare al terzo mandato riuscirebbe comunque, tramite il suo capo di Gabinetto, a ottenere un assessorato di rilievo nella nuova giunta. Dall’altra parte Andrea Bortolamasi gode del sostegno del presidente della Regione Emilia-Romagna, Bonaccini, che con Muzzarelli ha avuto in passato forti contrasti. Nel mezzo nascono numerosi altri nomi, ma quello che potrebbe fare la vera differenza è l’assessore Andrea Bosi, che ultimamente pare sia stato messo da parte di fronte ai “giochi di potere” interni al partito. Lontano dal dualismo tra Bonaccini e Muzzarelli, si pone come punto di svolta e di vera novità. Vicino al territorio e pronto a costruire un consenso attraverso l’ascolto dei cittadini, in assenza di vere primarie potrebbe decidere di correre da solo. Nel frattempo, tutto tace sul fronte del centrodestra, che ha già dichiarato di voler lavorare prima al programma e poi al candidato, che verrebbe svelato, salvo imprevisti, entro la fine di gennaio