Mentre la curva del contagio sembra essere arrivata a un plateau, dopo sei settimane di crescita continua, gli occhi sono puntati al mese di settembre. Due le fonti di apprensione per una potenziale risalita del virus: il massiccio rientro dei vacanzieri e il ritorno a scuola. Per evitare un autunno drammatico come quello del 2020, ogni regione sta facendo i conti con chi manca alla vaccinazione, restando scoperto agli attacchi della più contagiosa variante Delta. L’Emilia-Romagna, secondo quanto dichiarato dall’assessore alle Politiche per la Salute, Raffaele Donini, dovrebbe arrivare all’80% della popolazione vaccinata con prima dose entro la metà di settembre. Ma il risultato è macchiato da dati preoccupanti, come la mancata adesione alla campagna anti-Covid di oltre 130mila persone dai 50 ai 59 anni. Degli over 60 mancano all’appello invece 68mila persone, degli ultra 70enni quasi in 36mila. I numeri se si guarda alle fasce più giovani sono anche più elevati: solo il 55% dei ragazzi in età scolare è coperto da almeno una puntura, per circa 145 mila persone ancora senza protezione. A Modena la percentuale è simile: il 56% della fascia 12-19 anni ha risposto alla chiamata del vaccino, con un’accelerazione impressa durante l’ultima settimana dalla possibilità di recarsi ai centri senza prenotazione. Da quando lunedì scorso è stata avviata questa iniziativa, circa 500 ragazzi nella nostra provincia si sono presentati per ricevere la prima dose. L’obiettivo delle Ausl della regione è ora quello di favorire sempre di più la vaccinazione tramite procedure più snelle e aperte a tutte le età: domani tornerà ad esempio in azione il camper vaccinale, che farà tappa a Fiumalbo per proporre l’iniezione immediata a chiunque vorrà aderire alla campagna.