Nel video l’intervista a Filippo Franchini, Direttore controllo di gestione AOU Modena e a Claudio Vagnini, Direttore Generale AOU Modena

Era il 23 febbraio del 2020. La data che i modenesi non scorderanno mai. Quel giorno veniva ricoverato il primo paziente Covid-positivo a Modena. Nei successivi 14 mesi ne sono seguiti migliaia. Un’analisi svolta da una task-force dell’Azienda Ospedaliero Universitaria ha restituito numeri precisi, in contrasto agli scettici, su questo annus horribilis: sono stati circa 5000 i pazienti Covid entrati al Policlinico e all’Ospedale Civile; Nei momenti più duri della pandemia, un ricoverato su 3 aveva il coronavirus. Il fronte più difficile da raccontare rimane quello dei decessi. Modena ha pagato un prezzo altissimo in fatto di vittime, ma le cure ospedaliere hanno permesso di ridurre la mortalità del virus dal 21,1% della prima ondata al 13,9% della terza. Sul fronte dei puri ricoveri, per i nostri ospedali i primi mesi del 2021, che doveva essere l’anno della rinascita, sono stati tra i più duri. E adesso? Il quadro di Modena oggi è più confortante, dicono gli esperti, ma siamo tutt’altro che fuori pericolo, ed è necessario mantenere alta l’attenzione.