Se da una parte cresce la domanda dei turisti di essere accompagnati a spasso per la città, dall’altra cresce anche l’offerta di taxi pronti ad accontentarli. Il servizio di trasporto sotto la Ghirlandina annuncia importanti novità, a partire da undici nuove licenze che fanno salire entro fine anno la pianta organica a 96 mezzi disponibili, a cui si aggiunge la possibilità di gestione “condivisa” del taxi da parte dei conducenti titolari di licenza e l’obbligatorietà del Pos a bordo per i pagamenti elettronici. Ad essere riviste sono anche le tariffe, ferme da cinque anni. Il documento ricalca infatti quello di fine 2018, con un aumento medio del 9,8%. Non solo: se finora il tassametro scattava alla presa in consegna della chiamata, col nuovo meccanismo, all’interno del territorio comunale, si “accende” quando il cliente sale a bordo. Lo scatto di partenza spazia da un minimo di 4 a un massimo di 6 euro (cinque anni fa la forbice andava dai 3,50 ai 5,90 euro), mentre il costo della radiochiamata può arrivare a 2,50 euro. Tariffa fissa per le tratte più richieste, con costi invariati per le tratte in centro, mentre cresce, seppur lievemente, la tariffa chilometrica: in città entro i 10 chilometri il prezzo ammonta ora a 1,50 euro al chilometro contro 1,20 euro del 2018, mentre quella extraurbana dopo i 30 chilometri sale a 1,80 euro.