Il tax free day nel 2022 è arrivato prima. La data entro la quale le piccole imprese hanno dovuto lavorare per pagare le tasse è stata il 10 luglio in netto anticipo rispetto all’anno precedente, quando era il 7 agosto. Lo riferisce un rapporto dell’Osservatorio della Cna sulla tassazione delle Pmi. L’analisi accende un faro sull’andamento della pressione fiscale che nel nostro Paese lo scorso anno è salita fino al 43,5 mentre il reddito disponibile vede in media un total tax rate del 52,7%. Ma le differenze sul territorio nazionale sono importanti: se una piccola impresa di Agrigento deve lavorare oltre un mese in più per far fronte alle tasse, a Modena la pressione fiscale cala e le Pmi della provincia guadagnano un mese di utili. In questo contesto la nostra città, che rimane quarta in regione per peso totale delle imposte, risale di ben 17 posizioni a livello nazionale, passando dal 56esimo al 39esimo posto, con quasi un punto percentuale in meno rispetto alla media nazionale. La ricerca che prende come riferimento una tipica impresa manifatturiera rappresentativa del tessuto economico italiano, evidenzia come tra tassazione nazionale, comunale e regionale, la suddetta impresa a Modena pagherà il 51,8% di tasse, il cui pagamento richiederà 189 giorni di lavoro, liberandosi così dal peso delle tasse il 7 luglio.