Aumentano i contagi ed è boom di richiesta di tamponi, così come è boom di ritardi. L’attesa di poche ore sia per la prenotazione che per la ricezione dell’esito è ormai una chimera e sono sempre di più i cittadini che si pongono in isolamento precauzionale per poi aspettare giorni se non settimane prima di capire se hanno contratto o no il Covid. Un’attesa spesso fatta di timore e sconforto, come ci ha raccontato Alessandra Paperini, che ci ha spiegato la sua esperienza, iniziata quando il marito ha manifestato i sintomi del Covid lunedì 26 ottobre. Il messaggio dell’inizio della quarantena obbligatoria per il marito è arrivato lunedì, lo stesso giorno in cui è stata richiesta la segnalazione di eventuali conviventi del positivo. Eseguita la procedura, per Alessandra e per il figlio, che intanto hanno manifestato i sintomi, è iniziata un’attesa per un tampone che ancora non è finita. E purtroppo, segnala Alessandra, un episodio simile è successo anche alla suocera, che 12 giorni fa ha avuto la febbre alta, ma da allora non è stato effettuato nessun controllo, nonostante la richiesta immediata