Il caldo anomalo di questi giorni non cambia il fatto che presto sarà inevitabile tornare ad accendere i termosifoni e con loro tornerà a pesare la bolletta. L’aumento di richiesta sul fronte del gas ne fa lievitare il prezzo, con rincari che possono arrivare a superare i 1.200 euro considerando il periodo che va da novembre a marzo; circa 250 euro al mese, solo di riscaldamento. A fare il punto è Selectra, che sottolinea come il costo del gas sul mercato all’ingrosso italiano a ottobre sia aumentato del 20% circa. Insieme a lui è salito anche il prezzo della luce, passando dai 116 euro/MWh di settembre ai 134 di ottobre. Rincari che risentono non solo dell’aumento della richiesta, ma anche della congiuntura geopolitica, che getta incertezze anche sui mercati dell’energia. Per far fronte agli aumenti è bene prendere alcune precauzioni, che possono tracciare una linea di demarcazione nel grafico dei consumi domestici. In primis tenere conto delle fasce orarie in cui l’erogazione di energia costa di più. Per il consumo di elettricità l’Arera ha suddiviso le 24 ore della giornata in tre fasce, ognuna con prezzi diversi. La fascia 1, attiva da lunedì a venerdì dalle 8 alle 19, festività nazionali escluse, è la più costosa perché vede più richiesta. La seconda è una banda intermedia, va dalle 7 alle ore 8 e dalle 19 alle ore 23 nei giorni feriali, al sabato dalle 7 alle 23. Quella che costa meno è la fascia 3, attiva domenica e festivi e dal lunedì al sabato da mezzanotte alle ore 7.00 e dalle 23.00 alle 24.00. Selectra consiglia poi di adottare una serie di accorgimenti per risparmiare e impattare meno sull’ambiente, come mantenere una temperatura costante anche se al minimo, eliminare l’aria all’interno dei termosifoni ed evitare di coprirli con bucato o tende