Ciò che è certo è le scuole in tutta l’Emilia-Romagna prenderanno il via il 15 settembre con regole anti-Covid più leggere rispetto a quelle degli ultimi due anni. Intanto, un grande cambiamento rispetto all’anno scolastico 2021/2022 sarà l’assenza di mascherine obbligatorie, eccezion fatta per insegnanti e studenti fragili, che dovranno continuare a metterla. Gli alunni potranno frequentare le lezioni in presenza solo in assenza di febbre e sintomi riconducibili al Covid, escluso il raffreddore. In caso di sintomi respiratori di lieve entità, come appunto la sinusite, scatta però l’obbligo di mascherine, che potranno essere sia chirurgiche che FFP2. Un dubbio sorto nelle ultime ore riguarda la ventilazione dei locali per favorire il ricircolo d’aria. L’ordinanza del Comune di Modena ha esteso l’obbligo di tenere chiusi i locali in caso di climatizzatori o riscaldamento acceso anche all’inverno, andando a interessare quindi anche le classi. Come compensare l’esigenza di non sprecare energia e la lotta al contagio? Secondo la normativa diramata il 26 luglio e messa a punto dall’Istituto Superiore di Sanità, il Ministero e le Regioni, le due necessità non si escludono necessariamente a vicenda. L’aerazione, è scritto sull’ordinanza nazionale, può avvenire attraverso l’apertura delle finestre e delle porte nelle aule anche per pochi minuti, al momento del cambio dell’ora tra una lezione e l’altra, impattando, almeno sulla carta, relativamente poco sulla dispersione dell’energia. Resta da capire se l’andamento del contagio consentirà di mantenere queste regole: la situazione pandemica rimane strettamente monitorata e l’arrivo di una nuova ondata potrebbe portare a regole più rigide nella gestione sanitaria delle scuole.