Ammonta a quasi 150 milioni, più precisamente a 149, il disavanzo della sanità pubblica modenese. I bilanci preventivi del 2023 sono stati presentati e approvati dalle aziende sanitarie nel corso della Conferenza territoriale e sociale, una due giorni in cui si è parlato anche del percorso della riorganizzazione dell’emergenza urgenza su tutta la provincia di Modena proprio in conseguenza alla carenza di risorse e di professionisti. Nello specifico, il bilancio preventivo dell’Azienda USL di Modena, stima un disavanzo di 98 milioni che, spiega l’azienda stessa, sarà comunque contenuto dai finanziamenti della Giunta Regionale; azioni di sostegno che nel complesso dovrebbero consentire di contenere a circa 300 milioni di euro il disavanzo complessivo di tutte le aziende sanitarie dell’Emilia-Romagna. L’Azienda-Ospedaliera Universitaria stima invece una perdita di 51 milioni, dovuti per circa 47 milioni a minori ricavi e per 4 milioni a maggiori costi, in riferimento alla più ampia spesa farmaceutica per garantire l’attuale livello di assistenza, alla rincarata energia e inflazione e allo sforzo per il recupero delle liste di attesa. Numeri sui quali pesano i minori introiti da finanziamenti pubblici. Su questo fronte prosegue la contrattazione Stato-Regioni per aumentare al 7% la percentuale di Pil da destinare alla sanità pubblica.