Nel video intervista a:

Matteo D’Arienzo, Segretario Anaao Modena

Fondi non sufficienti a garantire i servizi ai cittadini e tagli alle pensioni che scoraggiano chi vuole entrare nella sanità pubblica: è una doppia beffa quella che lamentano i medici, pronti a protestare il 5 di dicembre con un nuovo sciopero contro la legge di bilancio del Governo. Anche la Corte dei Conti certifica, in audizione presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato, come le risorse destinate alla sanità nella manovra siano insufficienti.

Le sigle ANAAO ASSOMED e CIMO-FESMED, che promuovono la manifestazione, invocano da tempo soluzioni più strutturali ai problemi del Servizio sanitario nazionale, come assunzioni, risorse congrue per il rinnovo del contratto e depenalizzazione dell’atto medico. Criticano inoltre il nodo delle pensioni introdotte in manovra: secondo i calcoli, un medico con 14 anni di servizio vedrebbe la pensione decurtata di oltre 600 euro all’anno; se gli anni sono 5 la perdita sarebbe più di 12mila.