Lo sciopero generale del 17 novembre contro la manovra del governo Meloni è confermato dai sindacati Cgil e Uil che vanno avanti, nonostante il dissenso del Garante. L’incontro in mattinata dell’autorità con i due sindacati, infatti, non cambia al momento le carte in tavola. Un venerdì nero, in tutti i sensi, con una mobilitazione che comporterà innumerevoli disagi sul fronte delle scuole e dei trasporti pubblici. Cosa succederà? Prima di tutto stop ai treni dalle 00.01 alle 20.59 (seppur con due fasce di garanzia, dalle 6-9 e 18-21). Fermi anche i mezzi pubblici (autobus, tram e metropolitane), i taxi e gli Ncc. Regolari saranno invece i voli. Oltre ai trasporti, l’astensione dal lavoro riguarderà il pubblico impiego, la scuola, le poste, le lavanderie industriali e il comparto dell’igiene ambientale. E i sindacati non intendono revocare la protesta. Il ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha annunciato che ricorrerà alla precettazione dei lavoratori se Cgil e Uil non ridurranno la durata della mobilitazione. Di fatto, l’ordinanza per richiamare in servizio i lavoratori è un provvedimento amministrativo straordinario che può ridurre l’orario dello sciopero. Nel caso in cui i sindacati non dovessero adeguarsi alla delibera del Garante, scegliendo di non modificare lo sciopero, la Commissione di garanzia avvierà un procedimento di valutazione del comportamento ritenuto illegittimo, con la possibilità di comminare sanzioni fino a 100mila euro per ciascuna sigla. Ma quella di venerdì non è l’unica mobilitazione in programma: venerdì 24 novembre incroceranno le braccia i lavoratori del Nord. Momenti che saranno accompagnati da manifestazioni anche nel cuore di Modena.