Aggiudicarsi i 57 asinelli di San Possidonio finiti all’asta non era che il primo passo di un percorso molto ambizioso. Certo, toglierli dal pericolo “macellazione” era per i volontari dell’Associazione Horse Angels così come per l’ex proprietario Daniele Campagnoli, il “grande obiettivo”. Quella montagna ripida e faticosa che, dopo un’asta durata più di sette ore a colpi di offerta e controfferta, erano riusciti a scalare lo scorso 5 marzo, aggiudicandosi con 33mila euro tutti gli animali. Adesso però c’è da rimboccarsi ancora le maniche: bisogna organizzare il primo ‘open day’ ad aprile per trovare ‘adottanti a distanza’, per non dover distribuire gli asinelli in giro per l’Italia e tenerli tutti insieme, in quella che potrebbe diventare a tutti gli effetti una fattoria didattica. Magari, anche con un bel progetto di “Pet Therapy”. Poi, bisogna sterilizzare i maschi, risolvere le questioni sanitarie più urgenti come i vaccini e il pareggio dei piedi e volturare in anagrafe gli asinelli considerati “non d’affezione” come “non macellabili”. Ed ecco che arriva il bello, perché tra le altre cose gli asinelli di San Possidonio, dagli iniziali 57, sono già diventati 58 e nuove nascite sono attese molto presto. Ci sarebbero, infatti, quattordici femmine gravide e alcune partoriranno già quest’estate. Così la famiglia si allarga e, ovviamente, si allargano anche i costi. Motivo per cui è stato deciso di comune accordo di dare fisicamente in adozione una decina di maschietti, da uno a tre anni. Gli affidatari verranno scelti con minuzia: “Per candidarsi – spiega l’associazione – occorre avere il codice di stalla per asini rilasciato dalla propria Asl veterinaria e garantire che non vengano utilizzati per scopi riproduttivi. Ovviamente ci saranno i controlli pre-affido e, se ritenuti idonei, i candidati potranno venire qui a scegliere l’asinello». Intanto, resta attiva la raccolta fondi online su Gofundme per ricevere ulteriori aiuti per permettere agli asinelli di vivere sani e sereni.