Inizia sabato sera col Bologna un mese decisivo per le ambizioni europee del Sassuolo, rinfrancate dal successo ritrovato a Crotone. Mentre un po’ tutte le prime sette della classe riprendono la loro marcia nelle Coppe, il Sassuolo potrà sfruttare le prossime 5 gare per provare ad accorciare il gap, ora di 6 punti, che lo separa dal quinto posto, dove siedono appaiate Napoli, Atalanta e Lazio. Per i neroverdi ci sono all’orizzonte 4 sfide su 5 con squadre alla portata per sfruttare le doppie fatiche delle rivali: dopo il Bologna Magnanelli e soci vanno a Torino, poi lo scontro diretto col Napoli, quindi Udinese e Verona in fila. Una cinquina che a metà marzo dirà davvero se il Sassuolo può sognare. Intanto si riparte dal derby col Bologna, sfida mai banale, che nelle 13 occasioni in Serie A ha regalato un solo 0-0 e spesso tanti gol. Il Sassuolo è particolarmente legato al derby perché il 18 ottobre del 2013, proprio col Bologna allora allenato dall’ex Stefano Pioli, arrivò il primo storico successo in Serie A. Un pomeriggio climaticamente da incubo, sotto un diluvio torrenziale, in cui Berardi e Floro Flores resero vano il rigore di Diamanti, rianimando un Sassuolo che aveva raccolto solo 2 punti nelle prime 7 gare. Da quel 2-1 la squadra di Di Francesco costruì la sua rimonta salvezza. Quello fu anche il primo gol di Domenico Berardi al Mapei Stadium, che inaugurò le sfide fra neroverdi e rossoblù. Dopo 3 sconfitte casalinghe di fila, il Sassuolo negli ultimi due confronti casalinghi è sempre andato a segno. Prima il 2-2 del 2018-19 con la doppia rimonta firmata Marlon e Boateng. Poi il successo del novembre 2019 con la doppietta di Caputo e la rete di Boga a fissare il 3-1 finale.