Venti euro di media di rimborso giornaliero calcolato per ognuno dei 1700 richiedente asilo ospitati nelle strutture di accoglienza gestiti prevalentemente da cooperative sociali in provincia di Modena. Questa la cifra imposta dal decreto sicurezza firmato dall’ex ministro dell’intern Salvini nel novembre 2018. Decreto ancora in vigore e confermato dal nuovo governo PD-M5S. Condizioni che dopo un anno dalla loro introduzione saranno applicate nei contratti di servizio per la gestione dell’accoglienza nel 2020. Il prossimo 30 novembre scadrà l’ultima delle proroghe concesse dalla presettura alle cooperative che fino ad ora hanno gestito il servizio. Le stesse che non accettando i tagli nei rimborsi previsti dal decreto salvini hanno lasciato deserte per due volte le gare per il rinnovo del servizio, obbligando la prefettura a procedere con due diverse proroghe, nel dicembre 2018 e nel giugno 2019. L’ultima, ancora in vigore cifra portata a 28,50 euro giornalieri per ogni migrante. Ma ora non si potrà più procedere a condizioni diverse da quelle imposte dal decreto sicurezza. Fatto sta che il precedente di due gare deserte fa pensare anche la terza, vista l’applicazione della diaria imposta dal decreto salvinie già rifiutate dalle cooperative, avrebbe lo stesso esito. Per questo la prefettura ha deciso di procedere con l’affidamento diretto ad una rosa di operatori allargata ai soggetti che in altre province d’Italia si sono fatti avanti, e potenzialmente disponibili a gestire il servizio anche a Modena. Dall’esplorazione fatta dalla prefettura di Modena presso altre prefetture, di operatori disposti a gestire il servizio alle condizioni del decreto salvinic e ne sarebbero. Del resto, le cifre messe a disposizione, nonostante i tagli di Salvini, rimangono importanti. Perchè comprendendo eventuali convenzioni e proroghe, a Modena saranno messi a disposizione, per la gestione annuale dell’accoglienza di un numero massimo di 1700 migranti circa 23 milioni di euro