Tutto tace oggi nel capannone di via Marino. Le transenne con i sigilli segnalanti il sequestro precludono l’ingresso, nessuno è rimasto all’interno; il giorno dopo lo sgombero questo è quanto rimane del rave party abusivo che ha interessato la struttura a partire da sabato chiamando a raccolta oltre 3500 giovani. I partecipanti, a partire da ieri mattina, sono stati fatti defluire senza intoppi e senza scontri, ma gli atti relativi al sequestro del materiale utilizzato durante il rave sono stati completati solo nella tarda serata di ieri. La Questura di Modena ha reso noto di aver intercettato, durante le operazioni di messa in sicurezza dell’area, 14 autocarri con strumenti musicali, mixer e casse utilizzati dai raver. I mezzi sono stati individuati lungo il percorso di esodo e sono stati scortati in Questura dov’è avvenuto il sequestro di tutto il materiale. Si tratta di oltre 100 pezzi per un valore stimato di almeno 150mila euro. Sono stati 14 gli organizzatori deferiti all’autorità giudiziaria, giovani provenienti da tutta Italia più un cittadino olandese. E sempre olandesi erano altri 25 raver, allontanati dalla Polizia Stradale dopo un controllo a Campogalliano, dove erano intenzionati a fermarsi con i loro 6 camper. L’attività è stata portata a segno nell’ambito del dispositivo di ordine pubblico predisposto dal Questore, in atto dal mattino, con il coordinamento tra le attività di intelligence della Digos e quelle investigative della Squadra Mobile, le cui pattuglie sono state dispiegate sul territorio a medio raggio.