Si preannuncia un Natale amaro per gli automobilisti italiani, poiché l’inarrestabile crescita dei prezzi dei carburanti rischia di rovinare le attese festività a tante famiglie. Le rilevazioni quotidiane del ministero della Transizione Ecologica non lasciano molte speranze ai cittadini e, all’orizzonte, non si prevedono ribassi del costo della benzina, del gasolio e del gas. A livello internazionale la quotazione del greggio ha raggiunto costi esorbitanti, come non accadeva dal 2014. Di conseguenza, anche il gas ha un prezzo elevato che si sta ripercuotendo sulle tasche dei contribuenti, i quali hanno visto lievitare di colpo la cifra della bolletta. Della vicenda si sta occupando, a Lussemburgo, il Consiglio straordinario dell’energia. I segnali non sembrano essere positivi, anche perché l’incremento dei costi è un fenomeno globale, che coinvolge tutto il pianeta. Attualmente, secondo i dati forniti dall’Osservatorio del ministero dello Sviluppo economico, la benzina costa 1,744 euro al litro, in modalità self service, e 1,872 euro al litro in modalità servito. Il diesel, invece, costa 1,610 euro al litro per il self e 1,745 euro al litro per il servito. Le pompe senza marchio, invece, rispettivamente, 1,598 euro al litro per il fai da te e 1,652 euro al litro per il servito. Le associazioni che tutelano i consumatori in Italia, intanto, sono sul piede di guerra e chiedono interventi immediati per evitare che questi rincari mettano in ginocchio la maggior parte dei nuclei familiari. Oltre ai carburanti, gli altri rincari stanno pesando molto sui bilanci degli italiani, in un periodo ancora di piena crisi, poiché l’effetto della pandemia non è svanito, anzi si sta facendo sentire in maniera ancora più forte.