Stefano Bonaccini presidente del Partito Democratico. È questa la proposta che la segretaria nazionale Elly Schlein farà domenica all’assemblea dem. L’annuncio è arrivato dopo un incontro di quasi due ore che si è concluso ieri sera tra gli stessi Schlein e il Governatore dell’Emilia-Romagna. Così si è sciolto il nodo ed è stata raggiunta un’intesa dopo i risultati dei gazebo del 26 febbraio, che hanno visto la leader di OccupyPD trionfare su Bonaccini contro ogni pronostico. La strada per modellare il partito a guida Schlein non è finita, e tante sono ancora molte le caselle che attendono di essere riempite, da quella della segreteria a quella dei capigruppo, ma quello del ruolo del Governatore era un punto fondamentale per i dem. Una volta superato questo passaggio, tutto il resto, assicurano alcuni deputati, arriverà a cascata. Bonaccini nel ruolo di Presidente sarebbe garanzia, per i democratici, di una guida “unitaria” del partito. Secondo indiscrezioni, la Schlein avrebbe primariamente proposto al Governatore il ruolo di vicesegretario che tuttavia lui avrebbe rifiutato. Proprio sul fronte della segreteria sono in molti a scommettere che un ruolo di primo piano lo avrà Marco Furfaro e che ci sarà almeno un esponente di Art.1, la cui direzione ha dato il via libera alla procedura per rientrare nel partito Democratico. Ancora nebbia fitta per quanto riguarda invece le alleanze. Il fondatore di Azione, Carlo Calenda ha ribadito di essere ancora “distante” da Elly Schlein perché secondo lui avrebbe “una visione molto ideologica e semplicistica delle cose della vita”.