Incarico ad architetto ferrarese, Venturini: restauro conservativo
CAVEZZO – «Sono passati oltre due mesi da quando, a seguito della replica ad un articolo apparso su Modena Qui il 19 febbraio scorso, chiedevamo allUfficio Stampa della Direzione Regionale del Ministero dei Beni Culturali notizie più precise sul progetto di recupero della chiesa della nostra frazione di Disvetro». A parlare è Stefano Venturini, candidato sindaco della lista civica Rinascita Cavezzese. «Quello che abbiamo saputo, scavando sul web visto che allinterrogazione comunale non hanno ancora risposto, è che lincarico di progettazione è stato affidato a un architetto di Ferrara (larchitetto Barbara Pazi ndr) insieme a un professore dello Iuav Università di Venezia per un totale di 50mila euro; peraltro il progetto vero e proprio, con costi, tempistiche e modalità di realizzazione non appare da nessuna parte: insomma, vorremmo essere smentiti, ma non cè». Intanto di cose ne sono successe alla Soprintendenza Regionale. Larchitetto Carla Di Francesco è stata indagata dalla Procura di Bologna per abuso di ufficio in base allaffidamento di 18 incarichi di restauro di immobili di pregio nel post-sisma al proprio compagno; inoltre è stata resa nota negli ultimi giorni la notifica al Ministero dei Beni Culturali e alla Corte dei Conti riguardo alla verifica effettuata nel luglio scorso dalla Ragioneria generale dello Stato, dove sono emerse irregolarità, come la sistematica omessa comunicazione allanagrafe delle prestazioni degli incarichi conferiti o come laffidamento dellappalto in 5 lotti senza gara alla stessa impresa per il restauro del Duomo di Modena; o ancora lutilizzo di fondi assegnati per il sisma per un importo di 68mila euro per lacquisto di materiale informatico ad alte prestazioni, in parte inutilizzato. A Disvetro di Cavezzo ci si chiede che aspetto avrebbe la chiesa di San Giovanni Battista dopo il recupero. Stanti infatti le condizioni delle macerie, travi di legno, mattoni e intonaci letteralmente tritati e quindi inutilizzabili, e la mancanza di un riferimento certo come un progetto, ci si può solo affidare allimmaginazione, magari rivestendola delle sembianze di un progetto già eseguito dallarchitetto Pazi: quello del recupero della chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Massenzatica, frazione di Mesola (nella foto). «Certamente quando lUfficio Stampa della Di Francesco difendeva a spada tratta la condivisione delle scelte con i nostri cittadini, non pensavamo di ritrovarci poi con una soluzione di questo tipo – incalza Venturini commentando la foto -. Una soluzione del costo di 880mila euro che non ha niente di conservativo, che fa pensare piuttosto alla celebrazione dellidea del progettista».