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Reggio Emilia, adesca minori a scuola: fermato 50enne


    Stava per entrare a scuola quando uno sconosciuto, seduto all’interno della sua macchina, ha richiamato la sua attenzione: toccandosi le parti basse le riferiva frasi chiaramente riconducibili ad approcci sessuali. La bambina è subito fuggita in classe dove, scossa, ha raccontato agli insegnanti quanto appena accadutole fuori dalla scuola. Dall’istituto scolastico, nel comprensorio ceramico reggiano, è subito partito l’allarme al 112 dei carabinieri del comando provinciale di Reggio Emilia, che hanno inviato una pattuglia della tenenza di Scandiano. I militari hanno trovato e boccato l’uomo che si trovava ancora nei pressi della scuola a bordo della sua auto, in possesso di un coltello.Colto in flagranza di reato, è stato arrestato. Condotto in caserma l’uomo, un commerciante cinquantenne emiliano abitante nella provincia di Modena con precedenti specifici, è stato arrestato dai carabinieri scandianesi con le accuse di corruzione di minorenne e atti osceni aggravati, poiché commessi in luoghi abitualmente frequentati da minorenni (scuola primaria e secondaria di primo grado). L’uomo, accusato anche di adescamento di minori e porto abusivo di armi (essendo stato trovato in possesso di un coltello) è stato quindi ristretto a disposizione della dottoressa Maria Rita Pantani, sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta. E’ stata la stessa vittima, una minore di 14 anni, a cui l’uomo aveva rivolto le sue attenzioni, a trovare la forza di raccontare l’accaduto. Sull’uomo gravano precedenti di polizia specifici, e i carabinieri vogliono accertare se abbia commesso analoghe condotte delittuose anche in passato. Gli investigatori, infatti, temono che la lista degli abusi commessi possa essere molto più ampia, e che non siano emersi altri casi analoghi soltanto per la paura delle giovani vittime. E’ probabile che quello dell’uomo sia un comportamento seriale, messo in atto in numerose occasioni.

    Roma, movimenti in corteo contro le privatizzazioni


      Misure di sicurezza rafforzate dopo gli scontri

      E’ partita ieri da Piazza della Repubblica a Roma la manifestazione indetta dal centro sociale Acrobax e dai Movimenti dell’Acqua. Dopo gli scontri dello scorso 12 aprile, la questura ha disposto ulteriori misure di sicurezza, rafforzando i servizi di prevenzione e controllo nell’intera area cittadina. Alla manifestazione hanno preso parte numerosi movimenti e organizzazioni, dai Forum per l’Acqua pubblica ai sindacati di base, passando per le associazioni che si battono contro la Tav e altre grandi opere. «Basta austerità, basta privatizzazioni: acqua, lavoro, reddito, casa, beni comuni, diritti sociali e democrazia in Italia e in Europa», è stato l’incipit della manifestazione. «In questi anni – hanno spiegato gli organizzatori – sono maturate esperienze di lotta molteplici accomunate da un comune sentire; non vi sarà alcuna uscita dalla crisi che non passi attraverso una mobilitazione sociale diffusa per la riappropriazione dei beni comuni». Molte le serrande dei negozi in via Cavour che si sono chiuse al passaggio del corteo. «Siamo in 50mila», hanno affermato gli organizzatori. Benché la situazione fosse tranquilla, sono state ingenti le misure di sicurezza con agenti che presidiavano il corteo in tenuta antisommossa. Negli ultimi giorni non erano mancate polemiche sul percorso del corteo: i promotori avevano richiesto di poter sfilare sotto la Cassa depositi e prestiti e il ministero delle Finanze, ritenuti simboli delle privatizzazioni e della svendita dei beni comuni. La Prefettura, però, ha respinto la richiesta.

      I fatti del giorno


        Succede nel Belpaese

        Strage di Vercelli, Lorenzo confessa Ha ucciso sotto effetto della cocaina


          Il 25enne ha massacrato i nonni e la zia per 300 euro

          «La mia nonna la più bella donna che non mi tradirà maiii», «Ti voglio bene nonno sei la mia vita», «Io e la ziettaaa». Tre frasi, una per ciascuna delle sue vittime. Lorenzo Manavella ha confessato: è lui l’autore del triplice omicidio avvenuto a Santhià (Vercelli) in cui sono rimasti uccisi i nonni e la zia del ragazzo. Si tratta di Patrizia Manavella (56 anni), Tullio Manavella (85 anni) e Tina Bono (78 anni). Lorenzo scrive queste frasi su Facebook il 15 aprile 2012: sono le didascalie di altrettante foto che lo ritraggono con i parenti morti tra giovedì 15 e venerdì 16 maggio. Parole che suonano agghiaccianti, tanto più perchè corredate da cuori e sorrisi. Il ragazzo, 25 anni, ha agito in preda agli effetti della cocaina: «Ho perso la testa», ha confessato davanti al pm Roberta Brera in un lungo interrogatorio iniziato verso le 7 di ieri e terminato intorno alle 13.15. Nel colloquio Lorenzo, che si era consegnato venerdì sera a Venezia dopo una fuga in treno, ancora con gli abiti imbrattati di sangue, ha ricostruito le fasi del triplice omicidio. E’ accusato di omicidio plurimo aggravato e rapina aggravata; per la procura si tratta di «impulso omicida ricollegabile alla droga». Non si esclude che al delitto possano aver partecipato altre persone, anche se il ragazzo sostiene di aver agito da solo. Il movente è il denaro: Lorenzo non ne aveva a sufficienza per andare in discoteca con gli amici. E’ stato il padre del giovane, Gianluca Manavella, ex campione di volley e allenatore della squadra in cui gioca il figlio, in questi giorni in Sardegna per un corso di aggiornamento professionale, il primo ad avere il sospetto che a Santhià poteva essere successo qualcosa. Ora agli amici più stretti confessa: «Adoravo mio figlio, ho perso la partita più importante della mia vita, la più difficile».

          Bologna, A14: donna muore investita da tir


            Una donna russa di 56 anni è stata investita e uccisa da un mezzo pesante mentre sostituiva una gomma dell’auto in corsia d’emergenza sull’A14. Altre due donne, che erano con lei, sono rimaste ferite. E’ successo alle cinque di ieri mattina, sull’A14 Bologna-Taranto, nel tratto compreso tra le uscite Bologna Fiera e Bologna San Lazzaro, in direzione Ancona. La donna è morta sul colpo. Un’altra donna, di 38 anni, è ricoverata in rianimazione all’ospedale Maggiore di Bologna in condizioni giudicate gravissime. Al volante della Toyota Rav4, rimasta in panne nel tratto della A14 che attraversa la tangenziale di Bologna per un problema alla gomma posteriore sinistra, c’era un’altra donna, una 43enne lituana residente a Firenze, rimasta illesa: portata in stato di choc al Sant’Orsola, è stata subito dimessa. Non è ancora chiaro come il tir abbia investito il gruppo di persone.

            Un nuovo comitato per le vittime del sisma


              A distanza di due anni dal terremoto i cittadini continuano ad organizzarsi per cercare di ripartire. In questo contesto sabato alle ore 12, presso la sede di Sant’Agostino Soccorso – in via della Meccanica 4 -, si costituirà il comitato rappresentante le vittime degli eventi sismici del 2012 in Emilia. «Tale comitato si chiamerà ‘Emilia Vite Scosse’ – spiega la portavoce Laura Ansaloni – ed è aperto a tutti coloro che vorranno offrire il proprio sostegno in termini di conoscenza, esperienza ed idee. Per questa ragione invito tutti a partecipare all’incontro». Per chi volesse saperne di più, Ansaloni invita a scrivere alla mail di riferimento: emiliavitescosse@gmail.com

              «Soldi per i nomadi presi dalla solidarietà per i terremotati»


                «Sono passati due anni dal terremoto che ci ha colpito: tante famiglie sono ancora nei moduli abitativi e col passare del tempo emergono alcune informazioni interessanti». Lo denuncia Antonio Platis, candidato sindaco di centrodestra a Mirandola. E punta il dito contro le «bollette Enel alle stelle». Ma non solo: «Abbiamo inoltre appreso da ultime delibere comunali che 35mila euro sono stati prelevati dal conto di avanzo non vincolato del bilancio comunale, composto per lo più dalle donazioni arrivate per il sisma, per anticipare delle spese già stanziate per un totale di 110mila euro in favore del campo nomadi: abbiamo al momento priorità che riguardano tutta la comunità e una mossa contabile di questo genere non è per nulla accettabile».

                I terremotati contestano Renzi nella sfilata pre-elettorale


                  La risposta: «Trasformeremo i vostri fischi in canto e speranza»

                  Sicurezza capannoni, è polemica Per Cna, «danno e beffa fiscale»


                    «Adeguamenti strutturali imposti dove non servono»

                    Doveva rottamare la vecchia classe politica e imprimere una decisa svolta, ma si comporta esattamente nello stesso – perlomeno discutibile – modo. Stiamo parlando di Renzi, che nel tour elettorale in giro per l’Italia ieri ha toccato anche le zone devastate dal tremendo sisma di due anni fa. Tantissimi elogi e complimenti ai terremotati, ma nessun aiuto concreto. Esattamente come i suoi predecessori Mario Monti ed Enrico Letta, passati da quelle zone durante il loro mandato senza lasciare nulla, a parte le promesse. Figuriamoci la ‘no tax area’, invocata dalla totalità dei cittadini e respinta con virulenta fermezza fin da subito dal centrosinistra capeggiato dal Commissario straordinario Vasco Errani. E il segretario Pd è della stessa parrocchia. La scusa è sempre la stessa: non vuole l’Europa. Ma non regge più. Anche (ma non solo) per questo ieri è stato duramente contestato dai terremotati, che la pazienza l’hanno finita da tempo. E non potrebbe essere altrimenti vista la situazione. Fischi e cartelli polemici sono apparsi appena cominciato il comizio in Piazza Grande, a cui erano presenti anche il segretario regionale Pd Stefano Bonaccini, la capolista alle europee al Nord-est Alessandra Moretti e il candidato sindaco Gian Carlo Muzzarelli. «Vergogna andate a trovare i paesi alluvionati», recitava un cartello. «Fiumi in sicurezza subito», diceva un altro. E ancora: «Commissario delegato all’emergenza idrogeologica. Chi l’ha visto?». Non sono naturalmente mancati i fischi dei vari comitati e persino gli insulti pesanti, irripetibili. Il premier ha tentato di reagire: «Il Pd non ha paura della piazza perchè la piazza è casa sua. I fischi li fa chi non ha idee». Addirittura ha provato a rivendicare «quanto fatto» per il post-terremoto dicendo ai contestatori: «Se volete dare voce ai fischi svolgeremo anche questa funzione sociale di accogliere il vostro fischio trasformandolo in canto e speranza». Ma sul terremoto Renzi ha rivendicato una attenzione fin dai primi minuti: «Siamo stati a Finale Emilia quando non ci andava nessuno, a portare aiuti». Poi ha ricordato i 210 milioni del decreto sul terremoto, «che non sono un obolo, sono un riconoscimento, peraltro ancora parziale». E ancora, prendendo di mira i «disfattisti» e «rassegnati»: «La grande lezione è che di fronte alle difficoltà ci si rialza più forti di prima, questa è l’Emilia e questo è quello che abbiamo imparato». Bordate arrivano anche da Elisabetta Aldrovandi, portavoce del Comitato ‘No Tax Area per la Bassa’: «Renzi è andato a sorpresa a Medolla. Nessuno ne sapeva nulla, se non all’ultimo minuto. Ovvio. Mica lo poteva sapere, la gente, che veniva. Renzi è venuto per i fans, non per i terremotati che chiedono diritti e giustizia. Ha parlato solo ai sindaci del cratere. Perchè non ha parlato ai terremotati? Paura dei fischi. Il premier vende fumo. Adesso che il Pd ha pure votato per depenalizzare lo spaccio delle droghe leggere, ne può regalare a tonnellate. Di fumo». E poi la conclusione sarcastica: «Ma cosa è venuto a fare? Errani ha detto che è tutto a posto, quasi tutti i terremotati sono rientrati in casa e i cassaintegrati hanno ritrovato tutti lavoro. E che 4 miliardi di contributi sono già stati stanziati. La visita è stata dunque inutile…».

                    L’Arsenal torna a vincere dopo 9 anni


                      A nove anni di distanza dall’ultima volta l’Arsenal torna a vincere un trofeo. I Gunners hanno conquistato la FA Cup battendo in finale l’Hull City 3-2 dopo i tempi supplementari. I tempi regolamentari si erano conclusi sul 2-2. Inizio shock per i londinesi: nel giro di dieci minuti infatti l’Hull City si porta sul doppio vantaggio grazie alle reti al 4’ di Chester e all’8’ di Davies. La squadra di Wenger reagisce e accorcia al 17’ su calcio di punizione di Santi Cazorla. Nella ripresa arriva il 2-2 che porta la firma di Koscielny, bravo ad anticipare tutti sugli sviluppi di un corner e a trafiggere il portiere con un rasoterra preciso. La gara si trascina fino ai tempi supplementari in un turbinio di emozioni. Giroud al 4’ di testa su cross di Ramsey colpisce in pieno la traversa. L’Arsenal continua a premere e trova il vantaggio al 5’ del secondo tempo supplementare. Giroud di tacco innesta Ramsey che di prima intenzione colpisce la sfera con un tiro di punta che si insacca alle spalle di McGregor. L’Hull non si arrende e per due volte sfiora il clamoroso 3-3 con Aluko, prima con un tiro a porta vuota dopo una avventata uscita di Fabianski che si spegne sul fondo poi con una conclusione da fuori sventata dallo stesso portiere dell’Arsenal. Per i Gunners si tratta dell’undicesima FA Cup conquistata. «Volevamo entrare nella storia e vincere. Abbiamo fatto entrambe le cose. Saper di poter recuperare è stato il punto chiave che ci ha tenuto in vita». Il tecnico dell’Arsenal Arsene Wenger è felice dopo la conquista da parte della sua squadra della FA Cup, arrivata dopo aver battuto in rimonta ai tempi supplementari l’Hull City per 3-2. «Sarebbe stato terribile perdere – ha aggiunto l’allenatore dei Gunners, tornati ad alzare un trofeo dopo nove anni di digiuno – Ma abbiamo recuperato. La squadra ha dimostrato che ne aveva». Al Bayern Monaco la Coppa di Germania. Dortmund ko Bayern Monaco conquista per la 17/a volta nella sua storia la Coppa di Germania. La squadra di Guardiola ha avuto ragione del Borussia Dortmund per 2-0 solo nei tempi supplementari, dopo che quelli regolamentari si erano conclusi sullo 0-0. A segno Robben e Muller in. Udinese 3 – Sampdoria 3 E’ terminato 3-3 l’anticipo della 38/a e ultima giornata di Serie A tra Udinese e Sampdoria. Alla rete di Okaka in apertura ha risposto Di Natale con una doppietta. Nella ripresa i blucerchiati si riportano nuovamente avanti con le reti di Eder e Soriano. Ancora Di Natale al 43’ segna il 3-3 finale.

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