FANANO – Sì unanime al primo bilancio che vede lentrata in vigore di Tasi e Tari. «Nonostante le difficoltà determinate dal contesto di crisi abbiamo approvato un bilancio equo – ha commentato il sindaco Lugli – con grande attenzione al mondo del lavoro e delle tante attività collegate al mondo del turismo. Lo abbiamo costruito pezzo per pezzo con la massima sensibilità e attenzione alle famiglie riuscendo anche a ridurre loro la pressione fiscale. Quello della minoranza è stato un voto responsabile perché ricevuto come non spesso accade in Consiglio, a seguito di valutazione razionale e non viziata dalle diverse posizioni politiche». Il bilancio registra la forte riduzione delle risorse rispetto al 2013, col Comune che subisce nuovi tagli e laumento della quota del Fondo di Solidarietà imposta dal Governo, con la quale i fananesi nel 2014 versano allo stato 896.784,53 euro. Oltre ad annotare che la cancellazione della quota che fino allanno scorso veniva riconosciuta per il mancato incasso Imu sula prima casa, viene rimarcato con forte preoccupazione «la continua azione al massacro che i nostri comuni virtuosi e i nostri cittadini subiscono ormai da svariati anni» ha detto Lugli. «Nel 2009, il primo anno del mio mandato, Fanano riceveva trasferimenti dallo Stato per 630.000 euro, oggi nel 2014 siamo noi a versare nelle casse di Roma lincredibile somma di circa 900.000 euro». Lamministrazione è riuscita a garantire il principio che su un immobile o si paga la Tasi, o si paga lImu e che i residenti debbano pagare una Tasi prima casa inferiore a quella che pagavano di Imu nel 2012. «Abbiamo ridotto la Tasi per labitazione principale alla aliquota di solo 1,5 per mille, mentre la massima avrebbe potuto essere del 3,3 per mille – prosegue Lugli -. Introducendo poi la detrazione Tasi zero per case con rendite catastali inferiori a 500 euro. La manovra Tasi porterà nelle casse comunali 130.000 euro a fronte del mancato introito ex Imu di 204.000, riducendo perciò di 74.000 euro il carico per i nostri cittadini». Per quanto riguarda la Tari (tassa servizi, ex Tarsu e Tares), il Comune ha realizzato uno studio per rendere più equi i pagamenti. In questo modo un bar di 150 metri quadri oggi con questo calcolo produce e paga la Tari 2014 per 781,5 euro, con le tariffe del governo avrebbe pagato 1443 euro. Il medesimo confronto un ristorante di 400 metri quadri, col regolamento fananese produce rifiuti e paga 1.820 euro invece di 5076 delle tariffe. Allo stesso tempo le attività commerciali, si ritroveranno una riduzione dell 8,10% (non alimentari) e dell11,13% (alimentari e frutta). Le famiglie poi rispetto alla Tarsu comunale 2013 e la quota del governo di 0,30 euro/m2, si vedono ridotta la spesa per i rifiuti del 9,07% per nuclei di una persona e fino al 23,58% per nuclei di quattro persone. «Questo importante risultato lo abbiamo ottenuto senza aumentare la pressione fiscale – ha concluso Lugli – da parte del Comune e mantenendo inalterati tutti i servizi». Niente Tasi sulle attività produttive insomma, riuscendo però a mantenere elevati i valori degli investimenti che garantiscono lavoro alle ditte locali. Per il 2014 saranno aperti cantieri per il valore di 2.514.850 euro, «cè da annotare che nei 5 anni di nostro mandato siamo riusciti ad abbassare il debito pubblico, dal 9,07 % al 7,18% e allo stesso tempo a realizzare investimenti per un valore complessivo di 10.122.000 euro. Oggi ancor più di ieri realizzare interventi pubblici è fondamentale, oltre che per migliorare il territorio, soprattutto per creare opportunità di lavoro alle nostre imprese. Per il 2014, come per tutti i 5 anni del nostro mandato, gli assessori hanno rinunciato a tutti i rimborsi, mentre il sindaco dal 2009 ad oggi ha rinunciato allo stipendio e rimborsi per un totale di 83.810 euro». nStefano Bonacorsi