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Al via ‘Pensare’: viaggio tra caos e ordine nell’arte e nell’economia


    Questa sera l’anteprima al Teatro 29 con le musiche di Cajkovskij. Domani l’omaggio a Gaber

    MIRANDOLA – Si parlerà di ordine e disordine al prossimo festival ‘Pensare’ che si terrà questo weekend a Mirandola con l’organizzazione dell’assessorato alla Promozione della città e del territorio e il contributo della Fondazione. Si tratta di temi quanto mai attuali dopo lo sconvolgimento causato dal sisma del maggio 2012. Caos e ordine, concetti di valenza opposta, ma strettamente connessi in processi di continua alternanza, che verranno affrontati da esperti di differenti discipline. L’iniziativa avrà un’anteprima questa sera, alle 21, presso il Teatro 29 di via 29 maggio con il recital del pianista Vladimir Mischuk con l’eterna musica di Pëtr Il’ic Cajkovskij. La serata, realizzata con la collaborazione della Fondazione Scuola di Musica ‘Andreoli’, sarà dedicata al ricordo del maestro Alvaro Bigi, con una prolusione del professor Bruno Andreolli (l’ingresso è libero). Domani invece ‘Pensare’ entra nel vivo; sempre al Teatro 29, alle ore 10 con la relazione di Giovanni Bignami, presidente dell’Istituto Nazionale di astrofisica, terrà un incontro dal titolo ‘Il futuro è caos: cosa resta da scoprire’. Si proseguirà con Fabrizio Galimberti, esperto economista, redattore de ‘Il Sole 24 Ore’ che intratterrà il pubblico attraverso ‘L’ezioni di disordine: l’euro e la Grande recessione’. Al pomeriggio l’iniziativa si sposterà presso la sala riunioni del caffè ‘La Fenice’, nella Galleria del popolo, dove dalle ore 16 relazioneranno Piero Ignazi, professore di politica comparata all’Università di Bologna, su ‘La tentazione pericolosa dell’ordine politico’, Antonio Scurati, scrittore e docente di letteratura italiana all’Università Iulm di Milano su ‘L’immaginario del disastro nel nuovo ordine mediatico mondiale’, ed Ermanno Bencivenga, professore di filosofia all’Università della California-Irvine, che parlerà di ‘Caos e ordine’. La giornata sarà conclusa da: ‘Gaber se fosse Gaber’ presso l’Auditorium della scuola media ‘Montanari’ con lo spettacolo di Andrea Scanzi. Domenica i lavori riprenderanno sempre presso il caffè ‘La Fenice’, alle ore 11 con la relazione ‘Ordine e disordine nell’arte’, tenuta da Mario Perniola, docente di estetica all’Università Tor Vergata di Roma, e da Laura Albers, dell’Università di Amburgo. Si proseguirà nel pomeriggio alle 16 con ‘La torre e la lingua del cantiere: Ziggurath/Taruggitz. Da Ninive a Guggenheim’, una conferenza di Ruggero Pierantoni, visiting professor alla School of Architecture della Carleton University di Ottawa, seguita da ‘Dall’ordine il caos: riflessioni attraverso la mitologia induista’, di Giuliano Boccali, docente di indologia all’Università di Milano. Il festival verrà quindi chiuso da Edoardo Boncinelli, professore di biologia all’Università Vita e Salute San Raffaele di Milano, con la sua relazione intitolata ‘La vita fra ordine e disordine’. Come sempre sarà possibile, nel corso dell’iniziativa, acquistare i libri dei relatori presenti e in generale testi sugli argomenti trattati affinché non si possa smettere di pensare anche dopo il festival.

    Bper, il federalismo dei crediti dubbi


      ECONOMIA ò28

      Sassuolo, Pighi vede Squinzi Ma ormai non è tardi?


        Da Reggio ‘ponti d’oro’ per giocare al Giglio

        MODENA – Dopo settimane di inviti, abboccamenti, incontri e telefonate più o meno segrete sulla linea ‘Modena Reggio’ alla fine anche il sindaco Pighi si è mosso. Eh sì, perché si è preso il suo tempo ma alla fine ha parlato con Giorgio Squinzi, proprietario del Sassuolo calcio nonchè presidente di Confindustria, a proposito del luogo nel quale la squadra neroverde intenderà disputare il prossimo campionato. Come è ormai noto anche a chi di calcio proprio non s’interessa, la squadra è fortemente lusingata dai ‘ponti d’oro’ che Reggio sta promettendo se – fatti i debiti scongiuri – giocherà il prossimo campionato di A allo stadio Giglio. E le lusinghe sarebbero state ‘avanzate’ non solo dagli addetti ai lavori, ma anche dal mondo della politica d’Oltre Secchia. Dal Comune di Modena era emerso fino a ieri un aut-aut: «È chiaro che se scegliesse Reggio le porte del Braglia si chiuderebbero per sempre». Non certo un messaggio amichevole. Ora il primo cittadino si da una mossa e batte un colpo: «Non si può pensare che il Comune non sia interessato e nemmeno che io non abbia parlato con Giorgio Squinzi». E l’annuncio solenne: «Ci siamo sentiti nei giorni scorsi e gli ho rappresentato il mio pensiero e il desiderio della città che il Sassuolo resti dove ha avuto casa in questi anni». Difficile pensare fosse stato espresso un messaggio contrario. Pighi gli ha poi sottolineato l’opportunità importante «che rappresenterebbe il campionato di calcio di serie A per il territorio, per lo spettacolo sportivo e non solo»; il fatto che in scelte di questo tipo a prevalere «non siamo solo le opportunità economiche del momento, mentre c’è tutta una storia che lega una squadra al territorio e che alla lunga garantisce anche maggiore economicità»; infine, la convinzione che «sarebbe un errore, e le istituzioni devono dirlo, lasciare il territorio di appartenenza all’apice di un successo sportivo che qui ha messo le sue radici».La reazione di Squinzi sarebbe stata alquanto ‘freddina’. «Ci sentiremo ancora per una valutazione comune degli eventuali sviluppi» promette Pighi. Se vuole vincere la partita si prepari già da ora ‘argomenti’ più allettanti.

        Caso Galassini: tutto in prescrizione


          VIGNOLA ò15

          Post-sisma: il punto sul Policlinico


            INCHIESTA ò12

            La contabilità sgradita anche ai vendoliani


              Si astengono sul consuntivo, poi il voto contrario su odg del Pd

              Un bilancio che non piace di sicuro a Pdl, Modena futura, Mpa, Udc ed Etica e legalità che votano contrario, ma non piace neppure agli alleati di Sel, rappresentati in Consiglio da Federico Ricci e Ingrid Caporioni, che si astengono sul rendiconto della gestione del Comune per il 2012. Le ricette del partitone non sono particolarmente gradite dalla sinistra e infatti ieri i vendoliani sono andati oltre l’astensione davanti ad un ordine del giorno del Pd. Quella presentata da Salvatore Cotrino e firmato da Francesco Rocco e Giuliana Urbelli che chiedono alla giunta «di continuare a innovare l’offerta dei servizi e della loro modulazione e di mantenere al centro del dibattito il tema dello sviluppo della città, in quanto la forte riduzione delle fonti di finanziamento impone di individuare in modo critico e convinto le principali priorità di intervento su cui orientare le risorse nel prossimo triennio». Innovazione può far rima con esternalizzazione che è parola indigesta ai vendoliani. A vedere i risparmi vantati dalla maggioranza si nota come si basino su dei processi di esternalizzazione di alcuni servizi comunali. Boschini parla di una nuova modalità di gestione che è stata attuata «attraverso l’esternalizzazione della casa residenza e centro diurno per anziani non autosufficienti San Giovanni Bosco, la creazione della fondazione Cresciamo per la scuola». Azioni che stanno portando alla mobilitazione dei sindacati – in particolare per la scuola – e che sono sotto stretta osservazione. E non fanno piacere ai vendoliani anche i risparmi ottenuti con questi specifici tagli: «riduzione dei finanziamenti per attività teatrali e culturali». Dall’altro lato dello schieramento politico non piacciono al centrodestra i risparmi ottenuti sull’illuminazione pubblica che portano ad una minore sicurezza cone denunciato anche da associazioni da sempre a sinistra come la Casa delle Donne e l’Udi. Se il centrodestra boccia e contesta la politica economica e di governo delle risorse publbiche del Comune, pure a sinistra non si è per niente entusiasti della contabilità approvata in completa solitudine dal partitone.

              MAZZATE FISCALI


                Non calano i tributi e spaventa la Tares

                Bilancio, l’opposizione insorge: «Quale segreto tenete nascosto»


                  Archiviata la stangata 2012 è in arrivo quella 2013

                  Archiviata la stangata comunale 2012 – ieri l’approvazione del consuntivo – è in arrivo quella del 2013. E saranno altre lacrime e sangue per cittadini ed imprese. Va bene che non aumentano Imu e Irpef come sottolinea l’assessore al bilancio Giuseppe Boschini, «non abbiamo intenzione di ritoccare le aliquote dell’Imu come non aumenterà l’addizionale Irpef, che nel 2012 ha portato nelle casse comunali 15,5 milioni di euro», ma gli imprenditori fiaccati da crisi e imposizione fiscale record si aspettavano dei ritocchi al ribasso. Non sarà così, purtroppo. E nonostante le rassicurazioni di Boschini sullo stop all’aumento fiscale, sono in arrivo nuove gabelle. La più temuta è la Tares che prosciugherà ulteriormente le tasche dei contribuenti modenesi. Lo sa bene l’assessore: «soprattutto per le imprese avremo un aumento secco del 10% dato dall’impossibilità di recuperare l’Iva -spiega Boschini-. Sulla base dell’ultimo decreto legge, invece, il Comune non applicherà nessun aumento». Non c’è nessun brindisi da fare. Come qualcuno ha fatto notare in città negli ultimi tre anni il peso dei tributi è passato dai 373 euro pro-capite a 673 euro a testa. Siamo quasi al raddoppio in una fase generalizzata di riduzione delle entrate per famiglie ed imprese. Per il 2013? Boschini parla di 10 milioni da recuperare. Come e dove? Al momento un mistero come ha sottolineato Davide Torrini (Udc) «Cosa ci state nascondendo, cosa si nasconde nelle vostre stanze? Come sempre ci presentate il bilancio quando ormai è stato già tutto deciso». Sulla stessa lunghezza d’onda il Pdl che con gli interventi dei diversi consiglieri – da Adolfo Morandi a Sandro Bellei ed Olga Vecchi – ha sottolineato come l’amministrazione non affronti mai a fondo il tema delle diverse modalità gestionali dei servizi comunali – come quelli educativi – che possono permettere dei risparmi di spesa. Adolfo Morandi ha battuto in particolare sul tasto della mancata riduzione delle spese che ancora pesano notevolmente e impediscono di alleviare la gogna fiscale su cittadini ed imprese. Ora c’è da capire se i 10 milioni di tagli saranno su spese improduttive, sprechi o su servizi utili e indispensabili ai cittadini.

                  Campo da basket, finalmente c’è l’affidamento dell’appalto


                    Con la copertura, sorgerà un piccolo palazzetto

                    CARPI – Sono stati affidati i lavori per il nuovo ‘palazzetto’ dello sport che sorgerà con la copertura del campo da basket del plesso scolastico di via Magazzeno (le scuole Focherini), un’opera importante per le realtà sportive in una città che paga ancora un alto prezzo al terremoto con diversi stabili tuttora inagibili. In teoria l’intervento doveva essere fatto per garantire spazi all’attività invernale e infatti il progetto è stato approvato a fine dicembre. Ma l’aggiudicazione dell’appalto è arrivata solo lo scorso 3 aprile. Si arriverà per forza fuoritempo, in una struttura che almeno potrà essere sfruttata nel prossimo autunno-inverno. Si è trattato ancora una volta di una procedura negoziata, motivata dalla «urgenza dei lavori da realizzare derivante dalle conseguenze del sisma che ha colpito il territorio del Comune di Carpi, per cui diverse strutture sportive risultano inagibili, con la conseguente necessità di creare un nuovo spazio coperto per lo svolgimento delle attività sportive». Urgenza che però ha già visto andare il suo motivo stagionale. Comunque, la gara ha visto la presentazione di tre offerte, per un importo di base di 66mila euro (più mille per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso). Criterio di aggiudicazione ancora una volta quello del massimo ribasso e non, ad esempio, quello più ampio dell’offerta più vantaggiosa usato da tempo ad esempio a Pavullo, in modo da arrivare a interventi che soddisfino molteplici criteri. Il ribasso comunque è stato contenuto, visto del resto il modesto importo di partenza: a vincere è stata la CopriScopri srl di Caleppio di Settala (MI) per un importo di 58.651 euro, ovvero con uno sconto di 7.349 euro che rappresenta poco più dell’11%. Lavori che vanno a finire ancora una volta a ditte lontane dal territorio, dunque, e in questo caso non poteva essere altrimenti. Delle dieci ditte invitate infatti la più vicina era l’Europlast di Bologna, tutte le altre andavano da Ravenna, Novara, Varese Bergamo e appunto Milano, probabilmente per la particolarità dell’intervento. «Nel nostro Comune – osservava la giunta a dicembre nel motivare il progetto – diverse strutture sportive risultano attualmente ancora inagibili, a causa degli eventi sismici avvenuti nel maggio scorso» e in questo contesto «l’amministrazione comunale intende creare un nuovo spazio coperto, destinato ad attività sportive polivalenti, per lo svolgimento di attività sia scolastiche che extrascolastiche, in modo da mantenere e garantire la pratica sportiva, favorendo soprattutto le attività dei settori giovanili». Quindi «al fine di soddisfare queste esigenze, si è reso necessario redigere il presente progetto, che prevede di sfruttare uno spazio già esistente destinato all’attività cestistica, ovvero il campo da basket presente nell’area verde del polo scolastico di via Magazzeno, rendendolo più usufruibile anche durante la stagione invernale, con adeguata copertura». Questo anche per aiutare le scuole e società che attualmente devono usare altre palestre al di fuori dell’ambito Comunale con elevati costi che poi gravano sui loro bilanci». L’intervento è reso possibile dalle donazioni post sisma dei privati. nDaniele Montanari

                    LO SPORT IN CRISI


                      Urgono nuove strutture dopo i crolli del sisma

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