Dove lambiente ha già dato parecchio
Taglio del nastro per la torre dellacquedotto
Le scosse hanno colpito gli impianti di tutto il sistema Aimag
MIRANDOLA – Stasera alle 18,30 si terrà linaugurazione della torre acquedottistica di Mirandola dopo i lavori di adeguamento sismico realizzati negli ultimi mesi, a seguito dei danni provocati dal terremoto. Le scosse hanno infatti colpito fortemente le torri di tutto il sistema acquedottistico Aimag in quanto, per loro caratteristica di manufatti che si sviluppano in altezza, hanno risentito maggiormente delle azioni dinamiche generate dal sisma. I danni rilevati alle strutture hanno reso necessario riprogettare lintero sistema idrico: molte sono le torri per le quali si è provveduto alla demolizione, sostituendole con delle stazioni di regolazione della pressione a terra mentre in alcuni casi, come Mirandola, sono stati predisposti gli adeguamenti strutturali per salvaguardare le torri in quanto posizionate in maniera strategica e quindi di difficile sostituzione per il sistema acquedottistico complessivo. Il manufatto è stato costantemente monitorato fin dal 20 maggio 2012. Durante il primo sopralluogo la struttura manifestava alcune lesioni di lieve e media importanza. Dopo un primo intervento di messa in sicurezza, a ottobre sono cominciati i lavori di adeguamento che sono terminati a metà maggio. La vecchia struttura è stata rinforzata da un coronamento esterno di 12 pilastri, disposti radialmente su un diametro medio baricentrico di 18.40 metri ed aventi una sezione di 60×200 cm. Tale coronamento è completamente scollegato dal telaio esistente. Anche il nuovo telaio di pilastri è stato collegato radialmente da una serie di travi disposte ogni 5 metri. A quota 25 metri, lultimo piano di pilastri, è stato controventato da una serie di profilati metallici delle medesime dimensioni delle travi. Infine, a quota 30 metri, sono state realizzate, in testa ai pilastri, 12 selle in cemento armato di spessore 60 cm che vanno ad abbracciare i pilastri esistenti e si sviluppano in altezza fino a raggiungere la vasca in cemento armato costituendo una sorta di imbracatura della stessa. Lazione sismica è stata calcolata mediante dinamica modale e applicata alla struttura in conformità alle disposizioni delle Norme Tecniche per le Costruzioni. Sono state previste fondazioni profonde (pali) realizzate in opera mediante casseformi in acciaio vibroinfisse. Il sistema fondale è costituito da una doppia coppia di pali della lunghezza di 12,8 metri per ogni pilastro, il collegamento fra il pilastro ed i pali è costituito da un plinto delle dimensioni di 3,00×2,00×1,20
Aree F, è ancora rissa Minoranze sullAventino
Ieri hanno abbandonato pure la Commissione
MODENA Per le opposizioni (al plurale) è ancora unamministrazione Pane e Mattone. Non è bastato laddio allurbanistica (prima), e allassessorato (dopo) di Daniele Sitta per ammorbidire il contrasto cittadino sullurbanistica che ancora domina lagenda politica modenese. Lunedì tutte le opposizioni – fianco a fianco una ex Ds come Eugenia Rossi e uno del Pdl come Adolfo Morandi senza dimenticare la post-grillina Sandra Poppi – hanno organizzato una conferenza stampa unitaria, per poi abbandonare laula consiliare. In nome della lotta comune contro la giunta «dirigista» che vuole deliberare sul Poc – lo strumento operativa del piano urbanistico – e produrre atti sulle aree F. Quelle vicine alle falde acquifere che oggi fanno sgorgare comitati civici e proteste senza fine. Uno show politico che si è chiuso lunedì? Per niente. I rappresentati di tutti i partiti – meno naturalmente il partitone – anche ieri hanno ripetuto la scena. Appuntamento in commisione dove si è parlato di Poc, del piano di edilizia sociale, di diluizione delle costruzioni nei prossimi dieci anni, di riduzioni di volumetrie. Ma le opposizioni ancora una volta hanno preferito uscire dallaula e lasciare solo il partitone. Un gesto poco influente visto che il Pd ha i numeri certi in consiglio, ma un chiaro segnale allesterno. Unindicazione alla città sulla politica urbanistica della maggioranza. I ribelli contestano che il Poc sia illegittimo – sostengono che sia scaduto e da cambiare tutto – e poi si rifanno a quella mozione salva maggioranza (una concessione alla consigliera dissidente Giulia Morini per votare si al Psc) che recitava la necessità di percorsi partecipativi per decisioni di importanza strategica. Come per esempio ledificazione nelle aree F. Insomma la variante proposta ieri – secondo le opposizioni- va contro una decisione e un voto della maggioranza. In altri termini: il Pd ha approvato un emendamento che dice che prima di edificare nelle aree F ci deve essere una verifica, invece si procede comunque. Le opposizioni non convidono e salgono sullAventino, ma il problema arriverà quando si ribellerano i cittadini. Sulle aree F non si scherza. nGian Basilio Nieddu
«Nuoce a imprese, Stato e salute dei cittadini»
Alberto Crepaldi (Confcommercio) mette in guardia dal fenomeno
«Rischi per la salute dei consumatori». È il monito lanciato da Alberto Crepaldi, segretario di Confcommercio Modena, dopo lingente sequestro al mercato di Novi Sad di merce contraffatta. «Specialmente per quanto riguarda labbigliamento e la cosmesi – entra nel dettaglio – i pericoli sono evidenti perchè i prodotti falsificati o non prodotti secondo le leggi mancano completamente dei controlli necessari in fase produttiva e post-produttiva. Il potenziale danno dunque per chi li usa cè ed è anche molto alto». Confcommercio saluta «con favore operazioni come quelle messe in atto dalle forze dellordine: vogliamo un mercato improntato a criteri di legalità. E la contraffazione è un elemento distorsivo». Crepaldi si dice poi «molto sorpreso» per lingente quantità di merce sequestrata: «Non ci aspettavamo che sul nostro territorio il fenomeno avesse una così ingente dimensione». Ascom sottolinea poi che «la contraffazione colpisce innanzitutto le imprese: essa è un vero e proprio furto per le aziende. E poi rappresenta anche un grosso danno per lerario». In Italia «il fenomeno ha un volume di affari che ammonta ad oltre 7 miliardi di euro, una cifra enorme. Confcommercio ha recentemente realizzato anche una valutazione per quanto riguarda limpatto occupazione e le conclusioni sono preoccupanti: circa 150mila posti di lavoro in meno. Siamo dunque dinnanzi a un danno rilevante al tessuto economico del Paese e a una incrinazione delle regole del libero mercato». In conclusione, un consiglio ai consumatori: «È necessario acquisire la definitiva consapevolezza che la contraffazione è un crimine: nuoce alle imprese, allo Stato e alla salute». (Luc. Sol.)
Quando il bazar del tarocco è al mercato Merce sequestrata, multe salate e denunce
Il blitz delle forze dellordine tra i banchi del Novi Sad