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Anche Liotti striglia la giunta: «Illuminazione da ripensare»


    Lo aveva già detto la settimana scorsa, ora lo ribadisce all’interno di un comunicato sul femminicidio: per Caterina Liotti, presidente del consiglio comunale in quota Pd, «l’illuminazione pubblica è da ripensare». Le polemiche per le strade troppo buie sono sorte dopo l’escalation di furti e rapine che hanno riguardato il centro e l’intera città. Un’escalation che ha ingenerato allarme sociale, e che ora si tenta di arginare chiedendo aiuto al ministro Cancellieri con le solite richieste: più risorse e più agenti. Una litania che viene da lontano, ma che finora è rimasta inascoltata e che difficilmente lo sarà oggi, nelle condizioni in cui versano le casse dello Stato. Ma c’è qualcosa che può essere fatto ora e subito, e riguarda proprio l’illuminazione pubblica: «L’organico delle forze dell’ordine – spiega Liotti – deve essere rafforzato e il tema dell’illuminazione pubblica serale, pur se i risparmi sono necessari, deve essere ripensato. Sull’altro fronte occorre rafforzare l’impegno delle amministrazioni nei progetti culturali ed educativi di sostegno alle donne che subiscono violenza e agli uomini violenti. Le nostre città devono essere sicure fuori casa e dentro le case». Insomma le donne non si sentono sicure e lo fanno sapere senza troppi giri di parole. Come ha fatto il Centro Documentazione Donna nel commentare l’episodio della dottoressa aggredita di sera in corso Canalchiaro: «Lo stato di degrado in cui versa il centro limita la libertà delle persone, in particolare delle donne, e la qualità della vita di tutti e di tutte. Sono necessari interventi urgenti ad iniziare da un’adeguata illuminazione, da una maggiore accessibilità e da iniziative che rendano il centro storico partecipato e vissuto».

    «Abbiamo comprato le telecamere ma serve più luce in questa zona»


      La titolare della scuola di Pole Dance va dal sindaco

      «Abbiamo speso duemila euro per montare un impianto di videosorveglianza, ma serve più luce in questa zona». Erica, titolare della scuola di Pole Dance di via Munari, è una delle tante modenesi stanche del degrado e dello stato di abbandono in cui versano diverse zone della città. Lo ha detto chiaro e tondo di fronte al sindaco Pighi, intervenendo all’incontro di giovedì sera con il comitato Salvo D’Acquisto. Due zone e due storie differenti, ma accomunate da una priorità: la sicurezza. La vostra scuola è già stata oggetto di ‘attenzione’ da parte di malintenzionati, è per questo che avete deciso di attrezzarvi? «Sì, a febbraio abbiamo subito alcuni atti di vandalismo sulle macchine di alcune nostre iscritte: la cosa ci ha ferito e fatto infuriare, abbiamo anche presentato un esposto per questo». Così avete pensato di pagare di tasca vostra le telecamere. La sicurezza non deve essere a carico delle istituzioni? «Secondo me ogni cittadino deve fare il proprio. Noi siamo in tre socie e abbiamo speso duemila euro per fare montare le telecamere. C’è anche un altro aspetto da sottolineare: di sicuro così facendo abbiamo risparmiato tempo, le risposte della pubblica amministrazione si sa, non sono rapide. E poi, ripeto, è giusto che il cittadino faccia la propria parte». E’ altrettanto giusto che il Comune faccia la propria: cosa le hanno risposto in merito alle richieste sull’illuminazione? «Un po’ hanno tergiversato, con un ‘vedremo’. Poi ci hanno promesso un sopralluogo dei vigili per oggi (ieri per chi legge, ndr) ma io non li ho visti. Arriveranno». Intanto la situazione rimane invariata: com’è l’atmosfera quando uscite alla sera di notte? «Con le luci così basse si ha un po’ paura ad uscire dopo le dieci di sera, a volte poi vengono spente del tutto per la nota questione del risparmio energetico. Qui di fianco c’è un vicolo molto buio in cui regnano degrado e abbandono. Sarebbe da riqualificare l’intera area». E come si può riqualificare questa zona, a due passi dal centro ma che sembra periferia di una metropoli? «Di fronte alla nostra palestra c’è un cantiere dismesso, fino a qualche mese fa veniva usato da persone senza fissa dimora. Non è un bel biglietto da visita per chi arriva qui. Già, arrivare qui è un’altra impresa: bisognerebbe ripensare anche alla viabilità». nDaniele Franda

      Il volley in rosa all’Archivio Domani Giovanna Goldoni e Mara Raimondi parleranno di donne, dopoguerra e pallavolo


        «I miei fratelli contrastavano la mia passione sportiva perché dovevo aiutare la mamma nei lavori di casa», racconta Vanda. «La mia professoressa di italiano leggeva sui giornali le notizie delle mie partite di pallavolo e al lunedì mi interrogava», fa eco Mary. Per la famiglia di Ivonne il problema era «un abbigliamento non consono». Della nascita della pallavolo femminile nella Modena del dopoguerra, tra emozioni agonistiche e ostacoli culturali, si parlerà domani alle 17.15 all’Archivio storico del Comune di Modena, in viale Vittorio Veneto 5. Giovanna Goldoni e Mara Raimondi, autrici del libro Volley rosa: storia di dodici scudetti vinti da atlete dilettanti (Artestampa) svolgeranno una conferenza sul tema ‘Il dopoguerra e la nascita della pallavolo: le donne lanciano la loro sfida’. L’intervento delle autrici sarà accompagnato da letture di cronaca modenese e al termine sarà offerto un aperitivo. L’ingresso è gratuito. Il volume ripercorre le vicende della pallavolo femminile modenese dalle origini fino all’irrompere del professionismo negli anni Settanta.

        Si comincia: oggi gara 1 a Latina e Castellana


          Si comincia proprio da dove ha chiuso Modena: al PalaBianchini di Latina, infatti, la Andreoli di Silvano Prandi (nella foto), dopo avere sconfitto 3-0 i gialloblù nell’ultima giornata di regular season, scenderà in campo per disputare gara 1 del primo turno di play off contro l’Altotevere San Giustino. Contemporaneamente a Castellana Grotte la Bcc Nep e la Tonno Callipo Vibo Valentia disputeranno l’altra gara 1 degli ottavi. Per passare il turno è necessario vincere due gare in una serie di tre: gara due in entrambi i casi si giocherà domenica, mentre l’eventuale gara 3 (in casa della miglior classificata: Latina e Castellana, in questi casi) è in programma per domenica 24.

          SOTTO LA RETE


            Altri sport sulla scena

            E Casa Modena ‘anticipa’ i play off Prima di Cuneo 4 test con Copra, Lube (doppio) e Itas Ma la speranza è di recuperare in tempo anche Deroo


              Nessun impegno ufficiale sino al 28 marzo, per Casa Modena: quel giorno, in gara 2 dei quarti di finale dei play off, al PalaPanini arriverà Cuneo, forte dell’1-0 a tavolino come prevede la formula della coda stagionale 2012-2013. E’ in vista di quell’appuntamento, quando subito ci sarà da rincorrere, che i ragazzi di Angelo Lorenzetti si sono ritrovati ieri pomeriggio al palazzetto per la ripresa degli allenamenti dopo la fine della regular season e il lunedì di riposo accordato alla squadra. Ma la vera notizia, più che altro, è l’annuncio degli impegni amichevoli che vedranno i gialloblù in campo nelle prossime due settimane: per preparare al meglio la sfida contro Cuneo, infatti, Celitans e compagni giocheranno quattro test che, di fatto, anticiperanno i play off, in un gustoso aperitivo che servirà solo per prepararsi alla gara che conta, ma certo non dispiacerà ai tifosi. Modena infatti già domani pomeriggio si recherà a Piacenza per affrontare la Copra Elior, quindi sabato scenderà a Macerata per allenarsi con la Lube, quindi mercoledì 20 saranno i campioni d’Italia a recarsi al PalaPanini a rendere visita a Modena per la terza amichevole dei gialloblù. Quindi, sabato 23, trasferta-test a Trento: un programma ricchissimo. Sperando di recuperare per tempo Deroo… PREVENDITA DA OGGI – Scatta intanto proprio oggi domani la prevendita per Modena-Cuneo del 28 marzo: è possibile acquistare i tagliandi presso gli uffici del PalaCasaModena, tutte le filiali della Bper e on line su www.vivaticket.it.

              Il programma


                Giovedì 14 a Piacenza, h. 16 Copra Elior-Casa Modena Sabato 16 a Macerata, h. 17.30 Lube Macerata-Casa Modena Mercoledì 20 a Modena, h. 16.30 Casa Modena-Lube Macerata Sabato 23 a Trento, h. 17.30 Itas Diatec-Casa Modena

                Tablet per immortalare l’evento


                  Se questa foto potesse parlare si sentirebbe un boato: Il «Nooo!» della folla è riverberato per tutta San Pietro, ieri, alle 19.41, quando dal camino si è elevata la grossa fumata nera. La piazza era colma di persone con gli occhi in su che, come si vede nella foto, erano attrezzate con tablet e le moderne tecnologie per immortalare l’eventuale e tanto sperato segale positivo.

                  IL CONCLAVE


                    I cardinali scelgono il nuovo Vescovo di Roma

                    Quattro megaschermi a San Pietro Così la folla assiste alla fumata nera


                      La nuova generazione di fedeli, a migliaia sotto la pioggia

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