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COMMANDO “AK-47”, I PESTAGGI DELLA BANDA PAKISTANA FINISCONO SUI SOCIAL


Nel video, interviste a:

  • Dott.ssa Donatella Dosi, Questore di Modena

  • Dott.ssa Valeria Cesarale, Dirigente Digos – Questura di Modena

Una pericolosa organizzazione criminale, quella sgominata ieri dalla Digos di Modena e dal Commissariato di Carpi, che ha messo a segno nel corso degli ultimi tre anni, oltre a estorsioni, autoriciclaggio e sfruttamento del lavoro, anche violenti delitti di strada. Vere e proprie spedizioni punitive, talvolta persecutorie nei confronti di rivali, ma anche di innocenti cittadini. Il dettaglio più inquietante è che la banda, che si identificava con il nome di “AK-47 Carpi”, era solita filmare e diffondere sui social network le azioni criminose compiute, mostrandosi in atteggiamento minaccioso, impugnando bastoni e mazze ferrate, ostentando in più occasioni ingenti disponibilità di denaro, auto di lusso e armi da fuoco, in particolare fucili d’assalto di tipo AK-47 Kalashnikov, proprio come si facevano chiamare. Per questo, un ruolo fondamentale nelle indagini coordinate dalla Procura lo hanno avuto proprio i social, permettendo così di individuare il profilo dell’organizzazione. Tutti pakistani, giovanissimi e ben radicati sul territorio.

CASTELNUOVO RANGONE – TENTATO OMICIDIO: CONVALIDATO L’ARRESTO


 

Gravi indizi di colpevolezza”.
Con queste parole, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modena ha convalidato ieri l’arresto di un uomo, originario dello Sri Lanka, indagato per tentato omicidio ai danni di connazionale.
Lo scorso sabato 27 aprile, al parco “Giovane Holden” di Castelnuovo Rangone, un cittadino cingalese di 45 anni è stato colpito da almeno sette fendenti, sferrati con un coltello, da un uomo di 42 anni, che hanno provocato gravi feriti e il ricovero in ospedale a Baggiovara in prognosi riservata.
L’accoltellamento ha provocato – secondo quanto scrive la Procura – “multiple ferite lacerocontuse con conseguente lacerazione pancreatica e verosimile ematoma dello psoas”.
Le condizioni della vittima dell’aggressione sono, fortunatamente, in via di leggero miglioramento.
L’uomo è stato trasferito dalla terapia intensiva al reparto di chirurgia generale. La prognosi, tuttavia, non è ancora stava sciolta da parte dei medici e le sue condizioni restano gravi.
Nell’udienza davanti al Gip, svoltasi nel carcere di Sant’Anna, dove si trova in custodia cautelare, l’aggressore si è difeso dalle accuse, dichiarando di aver agito solo per legittima difesa.
I due protagonisti di questa vicenda vivono insieme in un appartamento proprio nei pressi del parco dove è avvenuto l’episodio.
Secondo la ricostruzione dell’aggressore, si sarebbe difeso dal comportamento aggressivo del connazionale – che sarebbe stato in preda ai fumi dell’alcol –, sfociato in insulti e schiaffi, reagendo con il coltello, che teneva in tasca proprio per difendersi, dopo alcuni alterchi avuti con il coinquilino durante i giorni precedenti al fattaccio.
Dopo essersi reso conto di cio’ che aveva fatto, l’uomo – invece di fuggire – era rimasto sul posto ad attendere l’arrivo dei soccorsi e dei carabinieri.
Questo fu il secondo episodio di cronaca nera avvenuto in 36 ore a Castelnuovo: restano in carcere i due fratelli marocchini accusati dell’omicidio del connazionale Jaouad Dejili, 37 anni.

ELEZIONI DI GIUGNO, GIOVANARDI: “LA SANITA’ NON VA, SERVE CAMBIARE”


Nel video, intervista a Daniele Giovanardi, Candidato sindaco Democrazia Popolare e Sovrana

Basta medici privati negli ospedali pubblici e basta ad aziende sanitarie che guardano più al bilancio che al cittadino. Questi i punti fissi che muovono la visione della sanità modenese di Daniele Giovanardi, candidato sindaco di Democrazia Popolare e Sovrana. Secondo l’ex primario del pronto soccorso si tratta di un tema fondamentale, spesso trattato in maniera inappropriata, anche dai mezzi di comunicazione.

Vanno cambiate le regole d’ingaggio, per Daniele Giovanardi, in modo che non sia il profitto dell’azienda a determinare l’organizzazione dei nosocomi della nostra città. In questo senso, il candidato di Democrazia Popolare e Sovrana è contrario ai medici di libera professione intramuraria

EX MANIFATTURA, 70 MILIONI DI EURO PER LA CITTADELLA DELLA GIUSTIZIA


Nel video, interviste a:

  • Luca Negrini, Candidato sindaco del centrodestra

  • Andrea Delmastro, Sottosegretario alla Giustizia

Dai problemi del carcere, ai problemi degli uffici giudiziari. È stato in visita a Modena il Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, accompagnato dai parlamentari di Fratelli d’Italia e dal candidato sindaco Luca Negrini. Un tour nei luoghi nevralgici della giustizia modenese, partito dalla Casa Circondariale Sant’Anna, dov’è stato rilevato il sovrannumero di detenuti e una carenza di agenti. Ma nuovo organico, dice Negrini, sta arrivando

Altra tappa, l’ex Manifattura Tabacchi. E’ qui negli spazi ancora da recuperare, che sorgerà la nuova casa del Tribunale e della Procura. Il perfezionamento dell’acquisto avverrà nel 2024, sul tavolo 70 milioni di euro

 

AZIENDE PARTECIPATE, PROF. MODENA: “MUZZARELLI IMPONE IL SUO POTERE”


Nel video l’intervista a Prof.ssa Maria Grazia Modena, Candidata sindaca lista “ModenaxModena”

Crea scontento l’ultima “zampata” di Giancarlo Muzzarelli, che ha imposto la candidatura dell’ex assessore Tommaso Rotella alla vicepresidenza di Hera e che continua a forzare nomi nelle aziende partecipate, senza attendere le elezioni e lasciare margine alla futura amministrazione. Un gioco politico per un’eredità forzata, secondo la candidata sindaca Maria Grazia Modena, che non tiene conto di chi subirà queste scelte.

L’”eredità forzata” di Muzzarelli si vede anche nei numerosi cantieri e progetti avviati a ridosso delle elezioni, secondo la Professoressa Modena. Un “marchio” lasciato “in fretta e furia”, che spesso scontenta gli stessi cittadini.

VERSO IL VOTO, AZIONE PRESENTA LA LISTA IN APPOGGIO A MEZZETTI


Nel video l’intervista a:

  • Matteo Richetti, Capogruppo Azione Camera di Deputati
  • Massimo Mezzetti, Candidato sindaco di centrosinistra a Modena

Una lista plurale, trenta candidati che pescano da diverse realtà, dagli studenti ai liberi professionisti, dagli operai agli imprenditori. Così Azione ha presentato la propria squadra di candidati che appoggia come candidato sindaco Massimo Mezzetti. La lista, composta insieme a Socialisti e Repubblicani, conta diversi giovani alla prima esperienza elettorale: il 37% dei candidati è under 40, e due sono i 18enni. Alla presentazione, anche il capogruppo alla Camera Matteo Richetti, che è pronto a scommettere che a Modena possa vincere uno dei campi di centrosinistra più omogenei e riformisti d’Italia.

Nessun timore di tensioni con altre forze della coalizione: le uniche frizioni che Richetti prevede potrebbero essere sul tema dello sviluppo e delle infrastrutture, ma nulla che possa mettere a rischio il patto intorno al quale Mezzetti ha messo tutti d’accordo.

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Ospiti in studio:

  • Doriano Tosi, ex Direttore Sportivo Modena Calcio
  • Marco Nosotti, giornalista di Sky Sport

ASSEMBLEA COLDIRETTI, LE SFIDE DAL FALSO MADE IN ITALY ALLA PESTE SUINA


Nel video l’intervista a Luca Borsari – Presidente Coldiretti Modena

Dopo le proteste dei trattori, gli agricoltori si mobilitano ancora, riunendosi in 96 assemblee in tutta Italia per discutere delle sfide e delle opportunità del settore. Anche Modena ha partecipato all’iniziativa, coinvolgendo i propri associati nell’ottica di portare le proprie battaglie nel cuore dell’Europa, in vista delle prossime elezioni. Al centro c’è anzitutto la lotta contro il falso made in Italy, con la necessità di garantire trasparenza sull’origine degli alimenti con la raccolta di un milione di firme per promuovere una legge europea che imponga un’indicazione chiara su tutte le etichette alimentari.

Ma tante altre sono le sfide, legate nello specifico al territorio modenese, come il rischio legato al proliferare dei cinghiali e alla peste suina

PARCHEGGI PIÙ CARI, QUEL RITOCCO DI 5 CENT CHE NON PIACE AI MODENESI

Cinque centesimi che diventano dieci dopo due ore, che diventano venti dopo quattro. Ora dopo ora, i parcometri si gonfiano di monetine e le tasche dei modenesi che riescono a lasciare l’auto in sosta sui Viali o in Piazzale Sant’Agostino per raggiungere il centro storico, invece, si svuotano sempre di più. È l’effetto dell’inflazione, che in città porta le tariffe dei parcheggi ad adeguarsi con una serie di nuovi aumenti che scatteranno a partire da lunedì 16 maggio, con un ritocco appunto di 5 centesimi. Inutile dire che i modenesi, questi mini-rincari, tra caro-bollette, caro-vita, caro-carburante e così via, li sentono proprio tutti. Di buono c’è che qualche tariffa, almeno per ora, per decisione di Modena Parcheggi, resterà bloccata: da quella degli abbonamenti a quella per parcheggiare al Novi Park e nei posti auto del Novi Sad (1,40 euro per la sosta oraria diurna, 50 centesimi per quella serale). Alla fine, sono sempre di più i cittadini che scelgono di fare due passi in più parcheggiando lontano dal centro per spendere meno. Anche perché, ormai, parcheggiare nei pressi del centro è diventato quasi impossibile. Il grosso pericolo è che le nuove tariffe renderanno ancora più inaccessibile la sosta ai cittadini.

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