Nel video le interviste a:

  • Dott.ssa Lucia Pederzini, Responsabile Servizio Gestione Attività di Specialistica Ambulatoriale AUSL
  • Antonio Brambilla, Direttore Generale Azienda USL Modena

Se da una parte gli ospedali modenesi respirano ancora rispetto ai ricoveri Covid, è anche vero che gli effetti della pandemia si stanno ancora facendo sentire, soprattutto in alcuni ambiti. La specialistica ambulatoriale ad esempio non è riuscita a tornare ai livelli pre-Covid nell’offerta di visite ed esami ordinari non urgenti in termini quantitativi e di rispetto dei tempi. Insomma, le prestazioni sono meno e le liste di attesa più lunghe; lo sforzo è rivolto nel riuscire a garantire assistenza ai casi urgenti, mentre le visite ordinarie, dopo un periodo di stop assoluto durante la prima ondata, sono state mantenute solo grazie a risorse straordinarie aggiuntive. Per riuscire a garantire l’assistenza evitando il più possibile l’accesso in ospedale in questa fase di emergenza, sta continuando l’uso dei servizi di telemedicina e teleconsulto tra specialisti e medici di base. La situazione negli ospedali insomma, è ancora tesa; la speranza di un graduale ritorno alla normalità è di nuovo legata ai vaccini. Una volta raggiunto un ampio livello di copertura, l’Ausl sta pensando di depotenziare gli hub, per riportare i professionisti che ora vi lavorano nei nosocomi