Maxi confisca di beni tra Modena e Bologna. La Guardia di Finanza del capoluogo ha eseguito una misura di prevenzione patrimoniale, disposta dal Tribunale modenese, confiscando un patrimonio immobiliare, societario e finanziario del valore di oltre un milione di euro a un imprenditore di origine campana da tempo residente nella nostra provincia. In particolare, spiegano le Fiamme gialle, sono stati “acquisiti definitivamente al patrimonio dello Stato, tra Mirandola, Finale Emilia e San Felice sul Panaro e Crevalcore, 11 immobili, tre partecipazioni societarie e rapporti bancari”. L’imprenditore è ritenuto vicino a soggetti legati alla criminalità organizzata e il valore dei beni sequestrati sarebbe risultato sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dall’uomo e dalla sua famiglia. Dalle indagini del Gruppo investigazione criminalità organizzata è emerso un quadro in cui l’imprenditore avrebbe ciclicamente costituito nuove società, sedi fittizie e avrebbe fatto sparire della documentazione; dimostrando anche vicinanza a clan camorristici e a cosche della ‘ndrangheta. La confisca rappresenta l’epilogo delle indagini svolte, ai sensi del Codice Antimafia, su delega della Procura di Modena e dal Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Bologna.