Ci furono i contrasti familiari di natura anche economica nelle motivazioni che spinsero Angelo Rainone ad uccidere il 27 febbraio del 2018 a Zocca i fratelli Ugo e Breno Bertarini rispettivamente con 27 e 47 colpi di roncola. A distanza di 3 anni da quel tragico evento che scosse tutta la cittadinanza, la Corte di assise di appello di Bologna ha confermato la condanna all’ergastolo per il 61enne che tolse la vita ai Bertarini nella stalla della loro azienda agricola nel comune appenninico. A ritrovare i due cadaveri e a lanciare l’allarme furono la figlia e il nipote di uno dei due. Rainone, ex marito della figlia di Ugo e seguito da diverso tempo dai servizi sociali, era stato da subito il principale sospettato per l’omicidio dei fratelli, con cui si diceva non corresse buon sangue e con cui pare litigasse spesso per questioni economiche. Per Rainone sono state confermate le aggravanti della crudeltà, della parentela con le vittime, della premeditazione e dello stalking. Ok anche ai risarcimenti alle tre parti civili, l’ex moglie di Rainone e i due figli, in primo grado fissati a 1,4 milioni.