Nel video l’intervista a Gilberto Luppi, Presidente Lapam Confartigianato di Modena

Oggi ristoranti e bar in Emilia-Romagna chiudono alle 18, da lunedì, non si sa. Se la nostra regione dovesse scivolare in zona arancione, le attività di ristorazione sarebbero costrette a chiudere definitivamente. Un’incertezza che già da sola, sostiene il presidente di Lapam Confartigianato di Modena, Gilberto Luppi, è una “spada di Damocle” che aggrava una situazione economica già allo stremo. Per Luppi, ad essere penalizzati sono anche tutte le attività a supporto della ristorazione, per un danno che si estenderebbe ben al di là delle singole serrande abbassate. Sull’altro piatto della bilancia, c’è il cosiddetto decreto ristori, che negli intenti andrebbe a dare ossigeno alle attività più colpite da queste ultime misure ma che, secondo il presidente di Lapam Modena, non appare sufficiente. Proprio per questo l’Associazione chiede di introdurre, accanto alle misure di immediato ristoro, contributi erogati alle imprese danneggiate previa verifica del calo del fatturato riscontrata ad una certa data, utilizzando le risorse del recovery Fund, per risollevare le attività da una crisi sempre più profonda.