Un coordinamento regionale per la realizzazione sul territorio dell’Emilia-Romagna del servizio “Numero Unico di Emergenza Europeo 112”. La Giunta regionale ha istituito nei giorni scorsi l’ufficio che avrà il compito di raccordare e indirizzare le azioni aziendali per l’attivazione del numero unico 112 ed avrà sede presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma.  Il modello prevede che gli operatori ricevano le chiamate, le localizzino e filtrino quelle improprie. Questo consente di ridurre in media circa del 50% le telefonate che arrivano al secondo livello, cioè agli operatori di Carabinieri, Polizia, Vigili del fuoco, Soccorso sanitario, Capitaneria di porto e Guardia costiera, che quindi possono concentrarsi unicamente sulle chiamate di effettiva emergenza. Il progetto autorizzato prevede l’operatività di una novantina di operatori, tra Bologna e Parma, cui si aggiungono 13 ulteriori dipendenti tra dirigenti, coordinatori, personale amministrativo e tecnici con l’obiettivo di essere operativi entro la fine del 2023. Si è valutato che 90 operatori saranno in grado di rispondere in 10 secondi, concludere l’intervista in 40 secondi e passare la telefonata al secondo livello entro ulteriori 40 secondi.