Scende in campo anche la professoressa Cristina Cattaneo per venire a capo del mistero sulla morte di Alice Neri, la mamma e moglie di Ravarino trovata carbonizzata nel bagagliaio della sua auto a Concordia lo scorso 18 novembre. La professionista, medico e antropologo, recentemente impegnata anche sul caso di Saman Abbas, si dovrà occupare di studiare i resti di Alice al fine di capire se siano presenti degli indizi o lesioni che potrebbero determinare la causa di morte, tuttora ignota.  In particolare, la professoressa Cattaneo è stata incaricata dal Pubblico Ministero di stabilire se sui resti della giovane vittima ci siano segni di ferite da arma da taglio. La procura di Modena nei giorni scorsi ha disposto una ulteriore perizia e oltre alla Cattaneo è stata nominata anche la dottoressa Debora Mazzarelli. I resti della 32enne sono stati trasferiti su richiesta del consulente tecnico all’obitorio di Milano e il prossimo 19 aprile inizieranno i primi accertamenti. I periti avranno 60 giorni di tempo per analizzare le ossa rinvenute a Concordia. Ma oltre alla archeologa forense sta lavorando al caso di Alice anche il generale Luciano Garofano, noto genetista ed ex comandante del Ris di Parma, nominato insieme alla criminalista Katia Sartori dal marito della vittima, Nicholas Negrini.  Numerosi i reperti sui quali il generale è al lavoro: dalla sigaretta al reggiseno trovano sulla scena del delitto, compresi anche i pantaloni che Mohamed Gaaloul, il 29enne principale indiziato per l’omicidio della donna, avrebbe indossato la notte dell’omicidio e che sono stati trovati a casa sua. Proprio sui pantaloni dell’uomo sono stati iniziati i vari esami in sede di incidente probatorio