Sono ancora tutti in salita i principali indicatori del contagio in Italia, ennesima conferma che il picco non è ancora arrivato. L’incidenza dei nuovi casi ogni 100mila abitanti arriva a sfiorare quota 2000, fermandosi a 1988. L’Emilia-Romagna secondo l’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità è terza in Italia se si guarda a quest’ultimo indicatore: il tasso di positività settimanale ogni 100mila abitanti nella nostra regione è di 2.783, dietro solo a Valle d’Aosta e Liguria. A livello nazionale il tasso di occupazione in terapia intensiva è al 17,5%, mentre venerdì scorso era al 15,4%. Più veloce la salita dei ricoveri nelle aree mediche, fotografate al 27,1%, versus il 21,6 di una settimana fa. La nostra regione su questo fronte rimane nel range della zona gialla, con le terapie intensive piene al 17,1% e le aree mediche al 24,1%. Ma il timore della zona arancione c’è e per alcuni territori l’orizzonte del cambio colore è molto vicino. Per questo molte regioni sono in pressing per chiedere di modificare il sistema con cui vengono registrati i positivi nei bollettini e di rivedere i parametri di classificazione dei ricoveri ospedalieri. Il passaggio alla fascia più scura avviene quando le terapie intensive e i reparti covid superano rispettivamente il 20 e il 30% di saturazione. In questo caso le regole per i non vaccinati diventano ancora più stringenti: senza super green pass è vietato spostarsi al di fuori del proprio comune se non per comprovati motivi di salute, lavoro o necessità. Non è poi concesso accedere ai negozi presenti nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi ad eccezione delle attività alimentari, farmacie, librerie e tabacchi. Senza certificazione rafforzata non è possibile partecipare ai corsi di formazione in presenza e la pratica di sport di contatto all’aperto.