Era venerdì 28 febbraio quando i motori delle monoposto di Formula1 si erano spenti al termine dei consueti test pre stagionali a Barcellona, nell’attesa di riaccendersi a marzo in Australia per il primo GP del mondiale 2020. Nessuno si sarebbe immaginato però che i rombi delle power unit non si sarebbero più sentiti per 126 giorni. L’astinenza da gara sta finalmente per volgere al termine: mancano solo tre giorni per rivedere le monoposto di nuovo in pista. Venerdì infatti cominceranno le prime prove libere della stagione in Austria, sul tracciato del Red Bull Ring. Sarà il debutto ufficiale della nuova annata. Si correrà in casa della Red Bull, che qui l’anno scorso vinse con Max Verstappen in rimonta su Charles Leclerc, con un sorpasso che destò non poche polemiche. E chissà che anche questo weekend i protagonisti non saranno sempre i due giovani rampanti Verstappen-Leclerc. Anche se i favoriti rimangono sempre gli uomini della Mercedes, che già nei test pre stagionali sul circuito catalano avevano fatto vedere la loro forza e le loro innovazioni, tra cui il DAS, il volante “mobile” che rendeva la macchina più stabile sul rettilineo e più precisa in curva. Sarà un mondiale tutto da scoprire, che inizierà in terra austriaca e che rimarrà in Austria anche per il secondo appuntamento la settimana successiva. Le Scuderie arrivano al primo weekend di gara completamente al buio, dopo una lunga inattività in pista e con la possibilità di sperimentare e apportare miglioramenti alla propria vettura solo attraverso simulazioni e computer, senza il riscontro sul tracciato. Proprio per questo forse le gerarchie in pista saranno azzerate, e lo spettacolo potrebbe beneficiarne.