Per un brodino caldo, la Viterbese sembra l’ideale.

I “Leoni” di Viterbo arrivano sabato pomeriggio (inizio ore 14.30 al “Braglia”) come fanalino di coda del campionato: 3 punti in 8 partite, 3 pareggi e 5 sconfitte. E, ovviamente, musi lunghi nello spogliatoi e venti di tempesta dopo le dichiarazioni del presidente della Viterbese, che si è “vergognato” – cosi ha detto – della prestazione della sua squadra dopo la sconfitta 1-0 in casa con il Grosseto. Ha già cambiato l’allenatore (Raffaele al posto di Dal Canto), ora minaccia di cambiare tutti i giocatori.
La Viterbese cerca punti, almeno uno, ma se il Modena non batte nemmeno l’ultima in classifica…

I musi lunghi, peraltro, ci sono anche in casa-Modena. La scoppola rimediata a Pontedera con il Montevarchi ha lasciato il segno, soprattutto nell’ambiente e nei tifosi, delusi, se non rassegnati ad una stagione avara di soddisfazioni. Ma, lo ripetiamo, 8 giornate (su 38) sono ancora poche per giudicare definitivamente una squadra costruita con venti giocatori nuovi, ma sono già abbastanza per rendersi oggettivamente conto che qualcosa non va.

Questa settimana di lavoro servirà a mister Tesser per compiere delle scelte, forse per decidere delle novità di formazione, quanto mai necessarie.
Un po’ lo aiuta l’infermeria, che si sta svuotando. Mattia Minesso va verso il completo recupero, mentre Edoardo Duca sarà ancora out. Tommaso Silvestri rientra dalla squalifica, Fabio Ponsi è rientrato dagli impegni azzurri, rimangono indisponibili Andrea Ingegneri, infortunato, e Roberto Ogunseye, che deve scontare la terza e ultima giornata di squalifica. Ma qualcosa bisogna pur rimescolare: perchè quella con la Viterbese sarà la prima tappa di un “trittico” di partite molto impegnativo in appena otto giorni – Viterbese in casa, Pescara e Olbia fuori – che emetterà un primo verdetto sul futuro di questo Modena