Giorni di attesa, giorni di pazienza, per i tifosi del Modena.
Bisognerà aspettare fino a giovedì, alle 4 del pomeriggio, per la presentazione ufficiale della nuova dirigenza del Modena, griffata (è proprio il caso di dirlo…) Carlo Rivetti. Ma, nel frattempo, piccoli tasselli del futuro mosaico gialloblu compaiono all’improvviso: già riferito di Attilio Tesser come probabilissimo nuovo allenatore – lui stesso ha confermato trattative in fase avanzata – e di Davide Vaira come direttore sportivo, già all’opera per la nuova squadra, i progetti della nuova proprietà del Modena riguardano anche strutture e infrastrutture.
Lo stesso neo-patron Rivetti, che si definisce anche nel suo lavoro “un allenatore che sceglie i migliori da mandare in campo”, sogna concretamente la costruzione di un Modena Center, un centro sportivo all’avanguardia – sul modello del Mapei Center a Sassuolo – che non costringa sempre ad allenarsi nel glorioso, ma vetusto, antistadio Zelocchi, dietro al “Braglia”.
Il quale Zelocchi, in realtà, non verrebbe mandato in soffitta, anzi: gli sarà regalata una seconda giovinezza, con un’idea di restyling e di ampliamento del terreno di gioco, portandolo a misure regolamentari, in modo da poter essere utilizzato anche da tutto il settore giovanile per le partite ufficiali.
Dopo aver speso circa 3 milioni di euro, tra debiti e acquisto, per rilevare il Modena, Rivetti potrebbe investire una cifra – sono voci di corridoio – attorno ai 10 milioni di euro, compreso il rafforzamento della squadra. Che, nella prossima stagione, dovrà essere, per forza di cose, una super candidata alla promozione in serie B.