PAOLO VECCHI

Sono botte da orbi. Cinque sconfitte in sei partite all’esordio in serie B, uno scenario che nemmano il gufo dei gufi del calcio geminiano avrebbe potuto aspettarsi dopo  l’esplosione di entusiasmo generato dalla promozione tra i Cadetti dopo sei anni, la grande impresa realizzata dalla famiglia Rivetti all’esordio nel calcio. Proprietà, struttura societaria, dirigenza, diesse, mister e una squadra potenzialmente  rinforzata:  sembrava esserci tutto per poter dire la propria anche in una categoria superiore. Tanto più che nessuno, Carlo Rivetti, in testa aveva sbandierato l’obiettivo di un doppio salto di categoria, mantenendo i piedi per terra consapevole che l’impatto con un campionato infestato di squadroni e piazze importanti non sarebbe stato facile. Ma nemmeno cosiì difficile come invece si è presentato. Modena ha una curva eccezionale che probabilmente “smadonna” nel suo settore, ma che quando si tratta di alzare la voce lo fa compatta, con cuore e passione, e con una sola voce a sostegno dei gialli, in casa e fuori e anche in un momento in cui la Banda Tesser le prende di santa ragione. E’ un patrimonio che non va disperso. Poi c’è la schiera degli “snipers”, i cecchini del sabato sera per cui Tesser non sa più allenare, il diesse Vaira, l’archiettato della promozione,  non ne ha azzeccata una e i giocatori sono dei falliti più o meno quasi tutti. La parola del campo, l’unica che conta veramente, in questo momento sta dando ragione a chi profetizza una catastrofe. 

Proviamo a guardare il Modena a mente fredda: le cinque sconfitte sono state tutte di misura, mai batoste per manifesta inferiorità. Alcune subite contro squadre come Cagliari, Genoa, Brescia e anche lo stesso Frosinone che puntano ai primissimi posti della classifica. Il Modena ha un portiere Gagno che è da categoria, dietro Cittadini, forte della convocazione in Under 21, ha dimostrato che con Silvestri o Pergreffi può formare una buona coppia. In mezzo la sfortuna ha tolto di mezzo Gerli e Armellino quando stavano trovando la loro forma migliore, Gargiulo è stato un buon acquisto e davanti Bonfanti ha dimostrato di essere un attaccante sui cui puntare a occhi chiusi e vederlo in panchina fa male alla vista. Azzi, nella ripresa di Marassi, ha dato segnali di risveglio, Oukhadda le sue sue buone partite le ha giocate. Alle cose positive ne corrispondono, però, altrettante negative: Tremolada finora ha steccato, Mosti  è stato all’altezza solo nella ripresa di Cagliari, Diaw e Falcinelli vanno a sprazzi ma allo stato attuale non sono certo i terminali d’attacco di una squadra che, anche per le difficoltà che incontra ad esprimersi nella manovra offensiva, deve ancora trovare un proprio volto e la propria dimensione in un campionato che le ha sbattuto la porta in faccia. Cinque sconfitte, tutte uguali con possibili pareggi (Cagliari,  Genoa, Brescia  e Frosinone) gettati alle ortiche e quella di Cosenza in cui sono stati addirittura sperperati i tre punti. Non è sfortuna questa, ma lo specchio della situazione in cui versano i ragazzi dal “pigiama giallo” che non hanno ancora trovato una propria dimensione nel gioco e nella testa. La qualità in campo scarseggia e anche la tenuta mentale latita. 

Alla ripresa arriverà una gran brutta gatta da pelare, quella Reggina che Pippo Inzaghi ha portato in vetta alla classifica e che segna a raffica, ma il campionato offre a Tesser, che ha incassato la fiducia di Carlo Rivetti, la possibilità di provare a rimettere sulla rotta giusta la propria bagnarola. Il mister sembra essere intenzionato a riproporre il modulo con i due trequartisti: scelta condivisibile, ma trovato il sistema di gioco, ora Tesser dovrà scegliere gli interpreti e, infortuni permettendo, impostare una manovra che dia un’identità, finora latente, al suo Modena troppo spesso vittima di trasformazioni da coniglio  bagnato a squadra degna di tal nome  che sono state la causa di cinque sconfitte in fotocopia.    Tesser sfrutti la sosta per raddrizzare la barca, costruire un centrocampo che proponga qualcosa anche in fase offensiva, poi si vedrà dove riusciranno ad andare i marinai e se avranno le qualità per costruire un campionato differente. Una seconda chance non la si nega a nessuno.

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Sesta giornata: Brescia-Benevento 1-0, Frosinone-Palermo 1-0, Como-Spal 3-3, Cagliari-Bari 0-1, Reggina-Cittadella 3-0, Sudtirol-Cosenza 1-1, Venezia-Pisa 1-1, Ascoli-Parma 1-3, Genoa-Modena 1-0, Ternana-Perugia 1-0.

Classifica: Brescia e Reggina 15; Frosinone e Bari 12; Genoa 11; Cagliari e Ternana 10;  Parma e Spal 9; Cosenza, Ascoli e Cittadella 8; Palermo, Benevento,  Sudtirol 7;  Venezia 5; Perugia 4; Modena e Como  3; Pisa 1.

Prossimo turno (sabato 1 ottobre, ore 14): Modena-Reggina