È un settembre a due facce quello che si è da poco concluso. A dirlo è l’osservatorio Geofisico di Modena di UniMore, che ha descritto il mese come spezzato: le prime due decadi sono state decisamente tiepide per quello che da calendario è il primo mese dell’autunno, tanto che fino al giorno 20 il mese sembrava concludersi fra i più caldi in assoluto. Il giorno più caldo si è raggiunto il 13, con una temperatura massima di 29.9°C, valore distante dal record assoluto mensile, ma comunque di 6°C superiore alla climatologia di riferimento. Viceversa gli ultimi giorni del mese sono risultati precocemente freddi, complice una prematura irruzione di aria fredda di origine artica. La temperatura minima più bassa mensile, il giorno 27, è scesa a 12.1°C, 3°C inferiore al riferimento climatico, ma molto distante dal record assoluto mensile. Nel complesso, il settembre del 2020 è stato un mese caldo, con una media risultata di 22,4°, di due unità al di sopra della media climatica di riferimento, che va dal 1981 al 2010. Questo valore rende il mese appena trascorso l’ottavo più caldo dal 1860 a oggi. Sul fronte precipitazioni, le piogge hanno raggiunto i 73,1mm, cifra superiore alla media, anche se non in modo anomalo. Spicca invece tra i dati dell’Osservatorio, la velocità massima del vento: il 25, le raffiche hanno raggiunto una velocità massima di 79 km/h.