Le sue condizioni sono migliorate ed è stato dimesso dall’ospedale “Misericordia” di Grosseto Valerio Massimo Manfredi. Oggi lo scrittore e storico modenese, rimasto intossicato dal monossido di carbonio l’11 febbraio scorso, è uscito dal reparto d’urgenza e pare che ora si trovi sotto osservazione in una struttura nei pressi di Piumazzo, a Castelfranco, vicino alla sua residenza ufficiale. Trovato senza sensi dalla figlia, riverso a terra nella sua abitazione in via dei Vascellari, a Roma, insieme a un’altra amica scrittrice, Manfredi era stato ricoverato d’urgenza prima all’ospedale San Camillo di Roma, poi, la sera stessa, dell’11 febbraio fu trasferito all’ospedale Grosseto dov’era disponibile una camera iperbarica per il trattamento degli intossicati da esalazioni da monossido. Il modenese è uscito dal coma farmacologico il 16 febbraio e da allora le sue condizioni sono andate migliorando, fino alle dimissioni dalla terapia intensiva dell’ospedale “Misericordia”. L’amica e collega Antonella Prenner, si trova invece ancora ricoverata all’ospedale Umberto I, a Roma. Sul caso la procura della Capitale ha aperto un fascicolo per lesioni gravi. L’appartamento accanto a quello di Manfredi in via dei Vascellari è stato posto sotto sequestro.