L’obbligo di mascherine al chiuso dovrebbe cadere dal primo maggio, ma per numerosi esperti è troppo presto. È quindi probabile che l’iniziale road map del Governo subisca delle modifiche. La decisione dovrebbe arrivare a breve, ma già ci sono ipotesi sul tavolo su come fare per commisurare il ritorno alla normalità ai rischi legati alla larga diffusione del Covid. L’idea che va per la maggiore è quella di prorogare la misura in specifici settori. In primis i mezzi di trasporto. Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, si era espresso a favore di una caduta dell’obbligo, mantenendo attiva solo una raccomandazione, ovunque, ma con l’eccezione proprio dei trasporti. Si dovrà discutere, in questo caso, se mantenere le ffp2 o se rendere sufficienti le mascherine chirurgiche classiche. Altri settori al chiuso potrebbero richiedere obbligatoriamente i dispositivi di protezione individuale ancora per un po’. Ad esempio i cinema e i teatri, ma anche i luoghi di lavoro e gli uffici pubblici, almeno fino a giugno. Nei negozi e nei supermercati è invece probabile che l’obbligo cada. L’idea è quella di mantenere unicamente una raccomandazione e il dovere di indossare la mascherina in caso di assembramenti. Per quanto riguarda la scuola, c’è già più chiarezza: su questo fronte è infatti prevista fin da ora la proroga dell’obbligo della mascherina chirurgica e Ffp2 in classe fino alla fine dell’anno scolastico, a giugno.