Mascherina a scuola si o no. Con l’arrivo del caldo è esploso il dibattito sull’obbligatorietà del dispositivo individuale di protezione tra i banchi di scuola. A chiederne lo stop anticipato prima della fine dell’anno scolastico è il sottosegretario all’Istruzione Rossano Sasso il quale ritiene che, in considerazione sia del miglioramento dei dati epidemiologici che della brusca impennata delle temperature, sia giunto il momento di allentare le restrizioni e di rivedere le norme. Facendo appello alle autorità sanitarie il sottosegretario della Lega, ha ribadito che il rischio di contagio Covid a scuola riguarda soprattutto le fasi di entrata e uscita dalle classi e non quando gli studenti sono seduti nei loro banchi distanziati. Sulla stessa linea anche il Presidente della regione Liguria Giovanni Toti che ha fatto sapere che è pronto a portare la richiesta in Conferenza Stato Regioni. Di contro il ministro Speranza ha ribadito che non si tratta di una scelta politica ma di valutazioni che spettano agli esperti: “Decide la scienza, non la politica, e la scienza – ribadisce il Ministro Speranza – invita ancora alla prudenza e a prepararsi a un autunno con nuovi picchi di contagi”. Intanto in Francia, da ieri, è caduto l’obbligo di indossare le mascherine sui mezzi di trasporto pubblico. In tutta Europa, sempre da ieri, non è più indispensabile proteggersi in aereo e in aeroporto. L’Italia, invece, ha scelto la prudenza. Fino al 15 giugno le mascherine saranno obbligatorie sui mezzi di trasporto pubblico, sia locale che nazionale, nei cinema, teatri e sale da concerto al chiuso; palazzetti dello sport; lavoro; ospedali e Rsa. Per quanto riguarda la scuola, l’obbligo dovrebbe restare valido fino alla fine dell’anno scolastico.