La fase-2 è all’orizzonte, ma sono ancora tante le cose che il Governo deve chiarire nella pianificazione della prima moderata uscita dal lockdown. Da dopodomani, lunedì 4, si allargheranno le maglie sugli spostamenti, ma in queste ore sono attesi dal Governo alcuni importanti chiarimenti su vari temi. Entro domani l’ufficio legislativo di palazzo Chigi potrebbe fare alcune correzioni al testo del Dpcm emanato domenica scorsa, prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, oppure pubblicare alcune Faq, le risposte a domande frequenti, sul sito del governo. Soltanto allora il ministero dell’Interno invierà a prefetti e questori la circolare per l’effettuazione dei controlli sul rispetto delle nuove norme, affinché i cittadini sappiamo cosa fare per evitare le multe. Il nuovo provvedimento prevede chi si possa uscire per quattro motivi: comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità, motivi di salute e visite ai congiunti, tema su cui anche all’interno del Governo manca chiarezza: il premier Conte ha dichiarato che tra i “congiunti” sono compresi gli “affetti stabili”, il viceministro della Salute Sileri ha ricompreso anche gli “amici”. Al momento poi per motivi di privacy non dovrà essere indicata nel modulo l’identità dei congiunti, altro aspetto che non è chiaro. Nel decreto gli spostamenti sono consentiti all’interno della Regione: dovrà essere chiarito se le visite ai congiunti che vivono fuori dal proprio Comune di residenza devono svolgersi in giornata o se invece si può rimanere più di un giorno. Secondo il decreto poi si può andare a passeggiare anche lontano dalla propria abitazione, ma si deve chiarire se è necessaria l’autocertificazione. In generale l’orientamento del Viminale è quello di non stampare un nuovo modulo e consentire ai cittadini di utilizzare il vecchio modulo per l’autocertificazione, ma Palazzo Chigi dovrà confermare che le correzioni sul vecchio modulo siano valide.