È sul tavolo del Governo l’ipotesi di inasprire le misure restrittive per contenere l’epidemia del Covid-19 in tutta Italia. Queste, farebbero riferimento a nuovi divieti, come quello di fare attività sportive all’aperto e l’ingresso dei clienti contingentati nelle attività. Pare ci sia stato invece un passo indietro sul restringimento degli orari nei negozi alimentari, sull’ipotesi che ciò potrebbe creare maggiori assalti ai supermercati. Tra le altre misure che dovrebbero trovare spazio in un nuovo decreto ci sarebbe anche un giro di vite sui trasporti e una spinta decisiva alle aziende per indurle a ricorrere allo smart working. Una stretta ulteriore che è quasi certezza, si attende solo l’ufficialità. E mentre altre regioni hanno attuato misure più restrittive senza aspettare il via da Roma, il Governo è chiamato a dare un’altra risposta: quando terminerà il lockdown. Si sa che il muro del 3 aprile è stato superato, ma ancora non esiste una nuova scadenza a queste misure. Fonti interne parlano di una chiusura del Paese almeno fino al 1 maggio. Intanto, sono arrivate le prime risposte ai pressing di diversi governatori regionali. Il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, d’intesa con il ministro dell’interno Lamorgese, ha dato piena disponibilità all’uso dei militari impegnati nelle operazioni di “Strade Sicure”. Per i controlli del rispetto delle misure anti-Covid, quindi, scende in campo anche l’Esercito. Ma per Attilio Fontana, presidente della Lombardia, definita da lui stesso la “Wuhan d’Italia”, il numero dei militari di “Strade Sicure” non è sufficiente e chiede un intervento più massiccio da parte dell’Esercito. Insieme a questo, Fontana chiede anche la chiusura degli studi professionali e degli uffici pubblici, salvo per le attività indifferibili, il fermo dei cantieri. E, ancora, un’ulteriore limitazione delle attività commerciali.