L’incubo delle liste d’attesa per le visite sanitarie a Modena non ha fine. A partire da febbraio le richieste della Regione di rendere puntuali almeno il 90% delle prestazioni specialistiche ambulatoriali di primo accesso non sono quasi mai state rispettate. A fronte di un numero di richieste di prestazioni rimasto stabile, alla metà di marzo appena il 79,9% vedeva i tempi rispettati. Una problematica, quella delle liste di attesa, che rischia di peggiorare data la mancanza di personale sanitario e il buco da 400 milioni di euro registrato dalla Regione Emilia-Romagna, con tanto di richiesta dell’assessore Donini di contenere le spese per evitare il commissariamento. Modena si trova in una posizione scomoda per quanto riguarda la puntualità già da tempo. Secondo il rapporto stilato dalla Regione, l’Ausl della nostra provincia è la seconda più lenta in dopo Bologna, ed è maglia nera assoluta per la puntualità degli esami, sempre in primo accesso. Sui 39 tipi di prestazioni specialistiche ambulatoriali presi in esame dal rapporto, 14 a Modena si attestano al di sotto della soglia di puntualità stabilita: in altre parole non avvengono entro i prefissati 30 giorni dalla prenotazione per quanto riguarda le visite di primo accesso e i sessanta per le diagnosi di primo accesso. In particolare le visite pneumologiche, risultano puntuali in appena il 24% dei casi. Nel complesso l’Ausl modenese risultava puntuale nell’85,3% delle volte ma da febbraio la percentuale è decisamente peggiorata