Due i temi salienti del nuovo incontro tra Governo e Regioni in programma per oggi: uno è quello sollevato dai presidenti di alcuni territori nei giorni scorsi, ovvero la ridefinizione dei 21 parametri per stabilire le zone gialle, arancioni e rosse; l’altro è l’appuntamento fisso e sempre più vicino delle festività natalizie. “Al momento non abbiamo avuto risposta dal governo sulla riduzione dei 21 parametri a 5”, ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, e proprio per questo le regioni contano sull’incontro di oggi per stabilire criteri secondo loro più consoni. Per quanto riguarda il Natale, il Governo sta lavorando per un nuovo dpcm per dicembre, immaginando comunque delle festività “soft”. Non è all’orizzonte nessun “liberi tutti”, insomma, per evitare che il 2021 si apra con uno scenario peggiore di quello che stiamo vivendo adesso. Gli scienziati del Cts stanno consigliando negozi aperti ma feste sobrie, fatte di comportamenti responsabili, divieti di assembramenti e cenoni contingentati a pochi parenti e amici. Su questo fronte, l’esecutivo starebbe ragionando di riportare la regola di massimo 6 persone negli incontri in casa, mentre è ormai certo che resteranno ancora chiusi i circoli e le strutture sportive, le palestre i cinema e i teatri. Una speranza continuerebbe a esistere invece per i negozi e i ristoranti, che potranno tornare “in semilibertà” se rispetteranno le regole ora in essere. Ad ogni modo, prima di qualsiasi decisione, verrà monitorato in particolare l’Rt, con l’obiettivo di portarlo sotto l’1. Un Rt che, nonostante i primi segnali di miglioramento, continua a preoccupare, anche in Emilia-Romagna, soprattutto per la crescita sostenuta della provincia di Modena.