Per un regolamento di conti si è sfiorata la strage nella palazzina all’angolo tra Via Emilia Ovest e strada San Cataldo. Ingenti i danni riportati dallo stabile, 2 appartamenti dichiarati inagibili e due uomini, di origine tunisina, rimasti gravemente ustionati. Un bilancio che tutto sommato, vista la violenza del rogo appiccato nella notte tra mercoledì e giovedì, poteva essere ben più pesante. Nonostante gli attimi di panico le 21 persone trasportate negli ospedali della provincia, perché rimaste intossicate, non hanno riportato gravi conseguenze e sono state già dimesse. Solo 2 i feriti più gravi e con molta probabilità si tratta proprio di coloro che hanno appiccato il rogo. Sembra infatti sempre più accreditata l’ipotesi della spedizione punitiva. Tutto sarebbe cominciato qualche ore prima in Viale Amendola, quando davanti ad un negozio di kebab è scoppiata una violenta rissa tra un gruppo di magrebini. Durante la colluttazione un uomo, residente nella palazzina andata a fuoco, ha ferito un connazionale. In un primo momento la lite sembrava essersi placata ma così non è stato perché a distanza di poco gli amici dello straniero rimasto ferito si sono armati di taniche di benzina e hanno messo in atto la loro spedizione punitiva. Sono arrivati nello stabile di Via Emilia Ovest, dove risiedeva il connazionale, e una volta nel suo appartamento al secondo piano, lo hanno cosparso con il liquido infiammabile. È a questo punto che qualcosa è andato storto restando loro stessi ustionati. Prima si sono dati alla fuga e poi in maniera autonoma hanno raggiunto il Pronto Soccorso. Le loro condizioni sono ancora molto gravi e al momento si trovano ricoverati nei centri ustioni di Parma e Verona. Intanto per fare luce sulla vicenda procedono le indagini dei Carabinieri, che hanno raccolto le testimonianze dei residenti e sequestrato la tanica di benzina utilizzata per appiccare le fiamme. La Procura di Modena ha intanto aperto un fascicolo per incendio doloso.