Il Comune va verso la gara pubblica per il servizio di illuminazione della città, dopo che i giudici amministrativi hanno annullato le delibere del Consiglio che, assegnando ad Hera luce srl i progetti di qualificazione energetica, consideravano il contratto in continuità con l’affidamento originario attribuito a Meta spa nel 1997 per trent’anni, quindi fino al 31 dicembre 2027. È il contenuto della delibera approvata nei giorni scorsi dalla Giunta modenese, su proposta dell’assessora all’Ambiente Alessandra Filippi, dando mandato agli uffici competenti di definire uno specifico atto contrattuale provvisorio con Hera luce srl, giudicato dall’amministrazione unico soggetto in grado di garantire la continuità del servizio, anche in quanto proprietario di buona parte degli impianti e delle dotazioni essenziali. Per la definizione della gara, ritenuta una procedura di evidenza pubblica particolarmente complessa, è richiesta anche la consulenza di advisor specializzati per gli aspetti tecnici, economici e giuridici, quindi i tempi ipotizzati sono lunghi, “non compatibili – è spiegato nella delibera – con l’esigenza di garantire, già nell’immediato, la necessaria continuità di espletamento del servizio”. I giudici amministrativi con sentenza del Tar dell’Emilia-Romagna in gennaio confermata in luglio dal Consiglio di Stato, hanno accolto il ricorso di Edison Next Government srl e City Green Light srl annullando le delibere del Consiglio comunale, e gli atti conseguenti, che nel 2014 e poi nel 2022 avevano dato il via libera agli specifici contratti di servizio con Hera luce srl, nell’ambito dell’affidamento generale. Per i giudici, che hanno accolto la tesi dei ricorrenti, si sarebbe trattato invece di proroghe di un affidamento già scaduto.