Carpi-Pistoiese di domenica sarà la gara dei grandi ritorni. Quello del club toscano, che al “Cabassi” manca dall’ottobre del 1998, e quello di Gianni Rosati, direttore sportivo del Carpi di inizi anni ‘90 ai tempi della C1. Per Rosati, ancora molto legato alla città dei Pio dove ha mantenuto casa, si tratta del secondo ritorno dopo quello del 2000 quando era dirigente del Fiorenzuola. A Carpi era arrivato nel 1991, voluto dall’allora presidente Bruno Ronchi e dopo un difficile girone di andata, chiuso al terz’ultimo posto con appena 12 punti, nel ritorno la squadra di Tomeazzi riuscì ad arrivare a metà classifica. Nel ‘92-93 con Ciaschini, poi a lungo secondo di Ancelotti, i biancorossi retrocedettero per essere successivamente ripescati, quindi arrivarono le due stagioni con Gianni De Biasi, concluse con altrettante salvezze. Nel ‘95 l’addio di Rosati, che in questi 27 anni è rimasto sulla cresta dell’onda fra C e D. Domenica la sua Pistoiese non potrà sbagliare dopo le tante frenate di questa prima parte di stagione, con ben 6 pareggi ottenuti in 8 gare che hanno fatto allontanare a -8 la vetta. Nelle ultime 4 sfide i toscani hanno sempre fatto punti a Carpi, conquistando 2 successi nel ‘98-99 e ‘97-98 e due pareggi. L’ultimo successo del Carpi negli scontri con gli arancioni risale addirittura al 1993, una sfida pazza che la Pistoiese conduceva 2-0 grazie alla rete anche dell’ex atalantino Cristiano Doni e che il Carpi di Rosati riuscì a ribaltare fino al 5-2 nei 25’ finali col poker di Protti e la rete di Nitti.