Poco si può prevedere nell’anno che si è appena aperto per Modena, ma una cosa è certa, il 2024 sarà all’insegna del cambiamento per la città. Anche solo per l’appuntamento del 9 giugno, la chiamata alle urne che porterà all’elezione del nuovo sindaco, dopo dieci anni di Gian Carlo Muzzarelli. Sarà proprio la politica la protagonista di questo 2024: essa scandirà il passo fino al giorno del voto, tra primarie in casa Partito Democratico, candidature – al momento non pervenute – nel centrodestra, fino alla campagna elettorale vera e propria. Dopo il sindaco, potrebbe poi venire il presidente della Regione. Non è escluso che Stefano Bonaccini decida di correre per le elezioni europee che si terranno sempre a giugno; se così fosse, lascerebbe vacante il ruolo di Governatore, portando la Regione a votare in autunno. Tutt’altro che sullo sfondo, ci sono le sfide della città. A partire dalla sicurezza, sentita come sempre più carente dai cittadini, tra rapine, risse, baby gang. Anche la raccolta differenziata, nodo nero del 2023, potrebbe andare incontro a modifiche per cercare di migliorare ciò che non ha funzionato. Dall’altra parte, lavori da avviare, continuare, concludere. A partire dal discusso polo logistico Conad, la costruzione della nuova moschea, fino al taglio del nastro della nuova Esselunga. Entro la fine del 2024 verrà inaugurata anche la nuova casa della comunità all’ex Ospedale Estense e a pochi metri di distanza, il primo stralcio del Sant’Agostino. Sul fronte viabilità, verrà inaugurata la nuova Complanarina, mentre già tra pochi giorni, il 17 gennaio, si saprà se il 2024 sarà anche l’anno dello sblocco della Cispadana e della Bretella Campogalliano-Sassuolo.